Alcuni dei momenti più iconici della storia del Derby d’Italia.
LA SFIDA – Quella tra Juventus e Inter è da sempre considerata da tifosi e addetti ai lavori una delle più sentite, combattute, rispettate e romantiche sfide del calcio. Se dovessimo inserire questo incontro all’interno di un genere letterario, quello epico della Chanson de Geste sarebbe il più idoneo e calzante. Lotta, onore, fedeltà, eroismo, scherno, vittoria e sconfitta sono le caratteristiche principali dei romanzi cavallereschi che nel corso della storia abbiamo, metaforicamente parlando, potuto ritrovare anche in una super sfida calcistica come quella tra Inter e Juve. Sono molti i momenti che hanno reso celebre questo superclassico all’italiana: splendidi gol, gestualità iconiche, spumeggianti rimonte e devastanti sconfitte. La Serie A ha bisogno di questa sfida, per il calcio italiano è ossigeno puro e per tutti i tifosi una prima rivincita contro questo maledetto Covid.
GESTA – La prima sfida tra bianconeri e nerazzurri risale al 1909 e da quel momento in poi le due squadre hanno dato vita ad incontri capaci di regalare perle calcistiche di alta classe. Stagione 2002/2003, a San Siro a prendersi il palcoscenico è il gol-non gol di Francesco Toldo (in realtà la rete è stata poi assegnata a Christian Vieri) che regala negli ultimi secondi del match il pareggio ai nerazzurri. Il secondo gesto tecnico che questa sfida ha regalato risale alla stagione 2005-2006: al gol bianconero di Ibrahimovic risponde Walter Samuel con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La partita sembra destinata al pareggio ma all’improvviso il capolavoro dell’artista Alessendro Del Piero: calcio di punizione perfetto del dieci bianconero e vittoria per 2 a 1 della Juventus che chiude il campionato. Pura e assoluta maestria calcistica. Una prodezza divina di un giocatore celestiale. Un regalo di inestimabile valore per la storia e per tutti gli amanti del calcio. Imprese e gesta eroiche appartenenti a questa partita possiamo andarle a ripescare anche in un passato meno recente rispetto a quelli appena citati: trentesima giornata della stagione 1993-94, a San Siro va in scena un derby d’Italia che sembra destinato a terminare a reti inviolate. La Juventus ci prova con i tiri di Vialli e i colpi di testa di Kohler e l’Inter risponde con le incursioni di Sosa e i miracoli di Zenga, ma quando sembra che sia tutto destinato a restare così come era iniziato, ecco l’incredibile autogol di Riccardo Ferri che infila l’incolpevole portiere nerazzurro e regala la vittoria alla Juve.
GESTI – Attraverso il corpo siamo in grado di esternare tutte le nostre emozioni e condividere le nostre sensazioni. Il calcio, come abbiamo visto, è fatto di gesti atletici ma anche di gestualità in grado di entrare nella storia di questo sport. Inter-Juve è una di quelle partite in grado di rendere indelebili questi atteggiamenti. Uno dei più iconici è sicuramente l’esultanza di Giorgio Chiellini nel derby d’Italia vinto dalla Juventus per 3 a 1: il difensore bianconero, dopo aver siglato la rete del momentaneo 2 a 1, si batte ripetutamente il petto con i pugni. Questo gesto così vivace e carismatico è l’emblema dell’attaccamento che questo ragazzo ha nei confronti della maglia bianconera. Ovviamente non si può non citare l’aeroplanino di Josè Mourinho messo in atto dal portoghese nella vittoria della sua Inter nell’Aprile del 2010. Anche in questo caso, quel gesto è divenuto la migliore fotografia dell’incredibile stagione interista. Ma la più iconica e indimenticabile è sicuramente la linguaccia in stile Rolling Stones di Alex Del Piero che, in un Inter-Juve del 2006 vinto per 2 a 1 dai bianconeri, diede vita ad una “smorfia” che resterà indelebile nei ricordi di tutti i tifosi juventini (e non solo). Pe riavvicinarci un po’ di più al presente possiamo fare un piccolo balzo alla stagione 2020-21, nel primo Derby d’Italia di Arturo Vidal con la maglia dell’Inter: il cileno piazza un bacio nei pressi dello stemma della Juventus mentre abbraccia il suo ex compagno di squadra.
Domani sera c’è Inter-Juve e, visti i precedenti, siamo obbligati ad aspettarci di tutto. La storia, di solito, si ripete.