L’Atalanta è stata la prima squadra in cui Dejan ha esordito in Serie A, anche se l’avventura non è poi proseguita nel migliore dei modi. Potrà esserci un’altra possibilità?
INCROCI – “La regola dell’ex” non sbaglia mai. La sfida di sabato alle 18 tra Juventus e Atalanta non solo metterà a confronto due allenatori “benedetti” da un padre comune quale Giovanni Galeone, ma sarà anche un crocevia tra passato e presente per Dejan Kulusevski.
Padre svedese e madre macedone, Dejan è nato a Stoccolma e da ragazzino giocava a calcetto insieme a sua sorella Sandra, di 4 anni più grande: “Ogni tanto mi saltava e io lo stendevo”, racconterà lei qualche tempo dopo. Cresciuto nel settore giovanile del Brommapojkarna, dove entra all’età di 6 anni, giocava sia il sabato che la domenica: “Ero aggregato a due gruppi, quello del ’99 e quello del 2000. Quando arrivai c’erano 25 squadre con tutti ragazzi della mia età!”. Nel luglio 2016 viene acquistato dall’Atalanta che lo aggrega alle proprie giovanili, per poi esordire in prima squadra, a 18 anni, nella gara contro il Frosinone vinta 5-0. Gasperini si dichiara convinto della sua qualità e forza atletica, ma probabilmente non fino in fondo dato che, il 18 luglio 2019, il giocatore viene ceduto in prestito al Parma. E’ proprio qui che Dejan, sulle ali dell’entusiasmo, affronta la sua prima vera stagione da titolare e, grazie alla fiducia riposta in lui dal tecnico Roberto D’Aversa, diventa il perno della manovra offensiva dei ducali, mostrando tutto il suo valore. Un valore di cui si accorge immediatamente la Juventus che, il 2 gennaio 2020, ne acquista il cartellino dall’Atalanta per 35 milioni di euro (più bonus). I bianconeri, tuttavia, decidono comunque di lasciarlo in prestito al Parma, fino al termine della stagione, per farsi le cosiddette ossa, ma Dejan non si intimorisce e si conferma su alti livelli, ricevendo anche il premio come miglior giovane del campionato. I suoi sforzi vengono finalmente premiati e dunque, l’estate successiva, approda stabilmente alla Juventus, debuttando il 20 settembre 2020 nella sfida casalinga contro la Sampdoria, una gioia coronata subito dalla sua prima rete con la maglia bianconera.
Gasperini, dunque, ritrova l’unico giocatore sul quale, pur avendo ricevuto la sua benedizione, non ha creduto a sufficienza. Proprio lui, scopritore e creatore di talenti quale si è dimostrato nel corso degli anni, come dimostra la lunga lista che recita Bastoni, Gagliardini, Petagna, Kessie e molti altri. Non è da escludere, tuttavia, che il destino possa concedergli un’altra possibilità. Alcuni rumors di mercato, infatti, lasciano trapelare che la Juventus, dopo che due anni fa si era dimostrata fermamente convinta di investire su Dejan, sia ora disposta a privarsi di lui. Le qualità dell’ex gioiello della Dea si sono viste soltanto a tratti, anche se una delle possibile cause è la mancata maglia fissa da titolare sia sotto la gestione di Pirlo che sotto quella di Allegri. In caso di offerta importante, quindi, la Vecchia Signora potrebbe valutare la sua cessione, con l’Atalanta che sarebbe tra le papabili candidate. Al termine della scorsa estate, infatti, la società bergamasca aveva valutato il ritorno dello svedese, ma poi alla fine è rimasta solo un’idea che a gennaio però potrebbe tornare alla ribalta. E il destino si sa, a volte è davvero beffardo.