L’importanza di avere un portiere come il polacco
IL PORTIERE – Nella giornata in cui Ronaldo è su tutte le prime pagine per aver raggiunto Pelé nella classifica dei marcatori più prolifici di sempre, è naturale che passino in secondo piano gli altri protagonisti di questa squadra come il portiere Wojciech Szczęsny, vero valore aggiunto di una squadra spesso in difficoltà a livello di gioco e ultimamente a corto di uomini disponibili. Ieri il portiere polacco è stato poco impegnato come da copione ma poi al 96esimo si è fatto trovare pronto neutralizzando il rigore di Galabinov; per onor di cronaca bisogna affermare che è stato tirato malissimo ma quel che conta è che Szczesny c’è sempre. Difficilmente una grande squadra può permettersi di avere un portiere mediocre e non è il caso di questa Juventus, probabilmente la peggiore dell’ultimo decennio sia dal punto di vista del gioco che da quello degli uomini a disposizione, a causa di un paio di reparti rimasti piuttosto scoperti dopo il mercato (si è visto come Arthur e Morata non siano sostituibili da nessun giocatore in rosa). In questo momento non brillantissimo chi non delude mai è proprio il portiere, che ha sempre salvato il salvabile talvolta con super interventi e ha contribuito largamente alla statistica che vede la Juventus ancora una volta come la miglior difesa del campionato con soltanto 20 goal subiti in 24 gare mentre in Supercoppa, unico trofeo vinto al momento in questa stagione, è stato decisivo con una splendida parata su Lozano. Il polacco è migliorato anche nel giocare il pallone coi piedi nonostante qualche rischio che può capitare, e ciò è fondamentale per cominciare la costruzione dal basso, come usano fare le migliori squadre d’Europa. Davanti può senza dubbio contare su una difesa super affidabile però avere un top player come lui in porta dà una sicurezza rilevante a tutta la squadra e Pirlo sa che la squadra del futuro non può che essere costruita partendo da Szczesny.