Allegri si appella ai ragazzi per vincere una partita complicata e le risposte arrivano
QUANTO TALENTO – Servivano 3 punti alla Juventus per prendersi il 7^ posto e per diventare, punti alla mano, la seconda forza (virtuale) del campionato per punti fatti e i 3 punti sono arrivati. Nonostante qualche difficoltà di troppo, considerando come la Juve era riuscita ad indirizzare la partita, i bianconeri hanno ottenuto la vittoria contro la Sampdoria con una formazione verde, con ben 3 giocatori figli del progetto bianconero in campo e tutti dal primo minuti. E non era una partita semplice quella contro la squadra genovese, che al netto di una classifica disperata aveva ben poco da perdere, giocando allo Stadium abbastanza libera mentalmente. Una Juventus coraggiosa quella messa in campo da Max Allegri che ha deciso di schierare dal primo minuto Fagioli e Miretti, ma soprattutto Enzo Barrenechea, centrocampista argentino classe 2001 alla seconda presenza da titolare dopo il debutto nel derby. La partita dell’argentino è stata forse quella meno scintillante ma è curioso che Allegri abbia deciso di concedere un’altra presenza da titolare al centrocampista della Next Gen che è stato preferito a Manuel Locatelli (che poi ha preso il suo posto in campo) e al campione del mondo, Leandro Paredes. Il centrocampista di Villa Maria sembra un calciatore di ordine che per caratteristiche somiglia molto all’ex centrocampista del Psg che per il momento rappresenta una vera delusione e con tutta probabilità farà ritorno a Parigi al termine della stagione.
Enzo ha bisogno di fare esperienza e di accumulare minuti nelle gambe per prendere le misure al calcio dei grandi, ma la scelta di Allegri è un chiaro segnale a tutto il mondo bianconero: i giovani di prospettiva ci sono e se sono talentuosi giocano.
Talenti a km zero, plasmati dall’emisfero bianconero, cresciuti lontano dai riflettori del grande calcio ma con la giusta esperienza accumulata nei campi di Serie C dove si mastica un calcio provinciale ma competitivo che allena e tempra le abilità di questi giovani ragazzi.
E di talento nelle gambe di Niccolò Fagioli sicuramente non manca: il centrocampista piacentino ha sfoderato un’altra prestazione da applausi per quello che è a tutti gli effetti un titolare della Juventus. Il centrocampista piacentino ha sfoderato un’altra prestazione convincente ed è ormai diventato un punto fermo della Juve. In tanti si aspettavano il salto di qualità di un calciatore che già dai tempi della Serie C aveva fatto parlare di sè, salvo poi diventare un punto fermo del ritorno in Serie A della Cremonese.
Ha avuto ragione Fagioli a voler restare a tutti i costi a Torino malgrado una concorrenza che lo metteva in chiaro scuro e invece il classe 2001 è riuscito a tenere botta davanti ad un inizio di campionato da comparsa e adesso si è preso il ruolo di mezz’ala titolare della Juventus.
E non sarà facile per Allegri rinunciare alle geometrie e alle intuizioni di un calciatore che sta crescendo a vista d’occhio.
Segnali incoraggianti anche da parte di Fabio Miretti che ieri aveva il compito di non far rimpiangere Di Maria.
Prestazione positiva del classe 2003 che è riuscito a fornire una prestazione di sostanza con qualche intuizione di buona qualità.
L’allenatore bianconero deve essere abile a trovare una collocazione tattica precisa al centrocampista torinese che deve essere più lucido negli ultimi 20m per poter giocare da trequartista o sotto-punta che dir si voglia.
I numeri di Miretti in stagione però sono buoni e nonostante non sia ancora arrivato il primo gol in bianconero, sono 27 i gettoni in stagione di un ragazzo che deve ancora compiere 20 anni e che ha dimostrato delle capacità che gli permettono di essere comunque un elemento su cui poter investire anche all’interno di una grande rosa come quella che ha a disposizione la Juventus.
Un altro protagonista della serata dei giovani bianconeri è Matias Soulè che è riuscito a lasciare il segno nella serata realizzando il primo gol in Serie A. In una squadra zeppa di assenze, l’ingresso in campo dell’argentino ha dato vivacità all’attacco bianconero e in 20 minuti ha dato vivacità all’attacco sfiorando il gol anche in un’altra circostanza prima di trasformare in gol la traversa colpita da Dusan Vlahovic.
Un’emozione speciale per un altro 2003 che si sta affacciando al grande calcio, che deve crescere fisicamente ma che è già stato convocato e attenzionato in passato dal ct dell’Argentina, Lionel Scaloni.
Una serata difficile che è diventata una serata vincente che ha dato tante risposte ad Allegri: i giovani bravi sono parecchi e rappresentano già il presente della Juventus.
JUVE GREEN : SPERO CHE PER allegri DE WINTER NON SIA CADUTO NEL DIMENTICATOIO. STIAMO CERCANDO ESTERNI BASSI E BRAVI A DIFENDERE O NO !!!
NON SI SENTE PIU NULLA , CI PENSANI O NO ?? Mi piacerebbe ..saper