I continui infortuni dell’argentino preoccupano molto: ha saltato in totale 50 partite da quando è bianconero ed è rimasto fermo per quasi 365 giorni.
SOTTO UNA CATTIVA STELLA? – Un simbolo, un attaccante spesso letale, un bravissimo rifinitore ma soprattutto una star globale riconosciuta. Tutto quello che la Juventus si aspettava diventasse, quando l’ha comprato come talento su cui costruire il futuro. Non tutti riescono a mantenere le promesse, e Paulo Dybala forse ci ha messo un po’ di tempo in più del previsto date le sue enormi doti di partenza, ma ciò che stiamo vedendo in campo ci dice che aspettarlo è stata la scelta giusta.
Specie quest’anno, l’argentino è stato insignito dell’appellativo di anima tecnica di questa Juventus poiché, nell’ultimo periodo, è tornato a splendere trascinando la squadra fuori da una crisi nera. I gol e gli assist, inoltre, hanno contribuito ad iscriverlo di diritto nella lista dei convocati del ct della Nazionale argentina Scaloni, che lo scorso week-end, contro l’Uruguay, lo ha gettato nella mischia. Giusto il tempo, però, di fornire un prezioso assist a Di Maria che Dybala ha dovuto nuovamente lasciare il campo, complice l’ennesimo infortunio muscolare.
Facendo un bilancio, i numeri degli stop dell’argentino parlano chiaro e rivelano dati alquanto preoccupanti. Al primo anno alla Juve resta fermo 31 giorni per un sovraccarico muscolare, mentre nella stagione successiva si blocca due volte: prima per uno stiramento (un mese e mezzo di pausa), poi ancora una settimana per un problema all’inguine. Nella stagione 2017-18 noie muscolari alla coscia lo fermano per circa 40 giorni, mentre nel campionato successivo subentrano ancora problemi, fermandosi due volte per un totale di 4 settimane. Il 2020, però, è stata l’annata peggiore per lui. Sono 125 i giorni in cui Dybala non prende parte ai lavori con il gruppo, prima per i consueti problemi alla coscia (47 giorni), poi per un affaticamento e poi per la lunga riabilitazione (3 mesi) a causa dell’infortunio al legamento collaterale mediale. Quest’anno, invece, sono già 27 i giorni di pausa, dopo le lacrime in avvio di campionato contro la Sampdoria e poi l’infortunio con l’Argentina.
Riepilogando, Dybala ha saltato in totale 50 partite da quando è bianconero ed è rimasto fermo per quasi 365 giorni. Resta però un dato che fa riflettere. In questa stagione il suo rendimento è chiaro: tre reti e un assist in due presenze in Champions, sempre 3 e altrettanti servizi vincenti in Serie A. Infortuni a parte, quindi, la Juve non può fare a meno della sua Joya. Nell’ultima gara di Champions contro lo Zenit, inoltre, il talento argentino ha eguagliato un traguardo importante: con il suo 105esimo gol, infatti, ha superato Michel Platini nella classifica dei migliori marcatori della storia bianconera.
Questa sera, all’Olimpico contro la Lazio, la Juventus giocherà un match cruciale per il suo proseguo in campionato, con Dybala che dunque sarà di nuovo il grande assente a causa del problema muscolare accusato nei giorni scorsi con la sua Nazionale. Dopo la notizia del forfait, inoltre, è finito al centro di una miriade di critiche: in rete alcuni tifosi bianconeri hanno rivolto duri commenti alla Joya, colpevole di saltare troppe partite a causa dei ripetuti infortuni. In effetti sta mancando continuità all’argentino che spesso si deve fermare per le sue condizioni fisiche, complicando le cose alla squadra, in un momento, tra l’altro, in cui ha estremamente bisogno di lui. In questa stagione aveva già dovuto rinunciare a cinque match per infortunio e stasera la storia si ripeterà.
La speranza è che, presto, torni a splendere il sole su di lui, per la “Joya” di tutti.