Il sonoro 4-0 rifilato all’Empoli è stato un’altra dimostrazione di come la Juventus stia piano piano riscoprendo il piacere di essere squadra
COMPATTI. Il bello della prima volta: è così che potremo definire Juventus-Empoli di ieri sera. La prima volta di Kean, autore del gol che ha sbloccato il risultato. La prima volta di due successi consecutivi in questa stagione. La prima volta di Mckennie, protagonista del raddoppio nella ripresa. La prima volta di un risultato così schiacciante (4-0), racchiuso in quel rituale del ‘cerchio’ che ricorda come l’essere squadra sia la medicina migliore nei momenti difficili.
Passiamo al film della partita. L’avvio dei padroni di casa, anche in questa occasione, è decisamente propositivo: squadra col baricentro in avanti, pressing molto alto e organizzato, con la Juventus che tiene ben presidiate le fasce, consentendo agli esterni di spingere con tanto campo davanti. E’ così, infatti, che dopo otto minuti trova subito la rete del vantaggio: traversone dentro l’area di Kostic che trova il movimento di Kean ad attaccare il primo palo alle spalle di De Winter. Come è accaduto anche nella restante parte della stagione, i bianconeri però non garantiscono continuità alla propria prestazione, infatti, nella parte centrale del primo tempo, la squadra si abbassa, rannicchiandosi nella propria trequarti e concedendo maggiore libertà ai toscani nel gestire il palleggio. A questo punto, gli ospiti salgono di rendimento, impossessandosi del pallino del gioco e rendendosi più volte pericolosi prima con Destro e poi con Pjaca.
La squadra di Allegri, invece, si affida come sempre alle ripartenze, collezionando calci d’angolo. Ed è proprio al minuto 56, sugli sviluppi di uno di questi, che Mckennie svetta più in alto di tutti e con un gran colpo di testa batte Vicario. Da quel momento in poi, i bianconeri esplodono e fanno quello che vogliono, costruendo e sprecando una miriade di occasioni. Tuttavia, riescono comunque ad andare in rete altre due volte, sempre con Rabiot: la prima nuovamente su situazione di calcio d’angolo, mentre la seconda, ormai verso lo scadere del recupero, a conclusione di una ripartenza innescata dall’incursione di Danilo.
Finalmente, potremo dire. Dopo la vittoria nel derby, la Juventus ottiene il secondo successo di fila in campionato, dimostrando come questa squadra debba contare sul collettivo e non soltanto esclusivamente sul singolo che si traveste da eroe di turno e si immola per la causa da solo. Ora manca solo di trovare la continuità nelle prestazioni e nei risultati, continuando ad avere la mentalità e la predisposizione al sacrificio viste nelle ultime due partite. La prossima tappa dice Lisbona, dove i bianconeri si giocheranno l’ultima chance per restare in Europa.