Finalmente una prestazione di carattere nella settimana più difficile della storia bianconera
CARATTERE – E’ stata una delle settimane più difficili della storia recente bianconera, quella conclusa con il pareggio dello Stadium tra Juventus e Atalanta che ha chiuso il girone d’andata della Vecchia Signora. Ne sono successe di cotte e di crude in questa settimana, iniziata con l’insediamento delle nuove figure dirigenziali, passando dalla qualificazione faticosa ai quarti di finale di Coppa Italia di giovedi.
Proseguita venerdi la sentenza della Corte d’Appello federale che ha stangato il club con 15 punti di penalizzazione, spingendo i bianconeri lontani dalla zona Champions che avevano guadagnato con fatica negli ultimi mesi e culminata con la prestazione di carattere contro la squadra bergamasca.
Un frullato di emozioni e sentimenti contrastanti, eppure la risposta migliore è arrivata proprio dal gruppo squadra che, contro una delle squadri più in forma del campionato e una diretta concorrente per le posizioni europee, ha tirato fuori una delle migliori prestazioni dell’anno.
Si è vista una squadra diversa ieri sera allo Stadium, compatta e concentrata che ha commesso degli errori che sono costati caro e potevano avere un contraccolpo durante la partita ma che ha saputo riprendere il match in ben due circostanze, sfiorando anche il gol vittoria nel finale.
La risposta migliore l’hanno data Allegri ed i suoi ragazzi, cercando di aggredire la partita e un avversario che ha confermato uno stato mentale e psicofisico invidiabile. Lampi di vera Juve guidati dalle giocate di un Di Maria in formato Argentina.
Ieri sera il Fideo nella prima frazione ha incantato per il suo estro e per l’imprevedibilità delle sue giocate.
Geniale il colpo di tacco con il quale ha aperto il campo all’incursione di Fagioli che ha servito con un cross al bacio Milik che con il suo piede debole ha trovato una girata perfetta per tempismo e potenza per il 2-1 bianconero.
La difesa è stata forse l’unico aspetto negativo della serata bianconera: dopo gli 8 clean sheet consecutivi, la retroguardia bianconera è tornata a scricchiolare. Dopo la goleada subita al Maradona e la rete subita in Coppa Italia, ieri sono stati commessi degli errori che sono stati pagati a caro prezzo. Il primo commesso da Szczesny che non è riuscito a controllare una conclusione di Lookman che sembrava velleitaria.
Appena iniziata la ripresa, una gestione errata del possesso palla ha fatto scaturire una ripartenza offensiva gestita molto bene dall’Atalanta che ha colto di sorpresa una retroguardia posizionata molto male.
E per finire il gol del 2-3 di Lookman nato da una bella giocata di Boga che Danilo non è riuscito a contenere e da un Alex Sandro che ha fatto saltare liberamente un attaccante che è in una condizione fisica straripante ma che non è di certo un gigante d’area di rigore.
L’aspetto migliore è stata sicuramente la reazione di una squadra che la partita non la voleva perdere per nulla al mondo e questi sono segnali confortanti per il futuro. Se la Juventus in questo momento storico delicatissimo, ritrova lo spirito di squadra e il DNA che l’ha sempre contraddistinta e che è mancato in più riprese durante la stagione, potrà togliersi delle soddisfazioni importanti. Oltre al già citato Di Maria, la prestazione di Fagioli è stata di assoluto livello e con un Pogba che inizia a respirare l’aria di una convocazione, sarebbe un sacrilegio rinunciare ad un giovane che si sta meritando i galloni da titolare della Juve. Una maglia che ha voluto custodire e proteggere gelosamente quando durante la tournée estiva sembrava destinato a lasciare Torino e a cedere alle lusinghe di altri club. Nicolò invece si è opposto ed ha iniziato a lavorare duramente, aspettando l’occasione giusta e adesso si sta togliendo delle soddisfazioni importanti.
Un plauso anche ad Allegri che in questo momento difficile, ha svolto il ruolo di leader dell’area tecnica e che avrà i suoi difetti ma riesce a tirare fuori il meglio dai suoi ragazzi nei momenti critici.
Adesso finalmente potrà contare sulla rosa al completo, quella rosa tanto agognata che non ha mai potuto allenare neanche un minuto in questa stagione e questa Juventus ha le carte in regola per rientrare nella lotta alle coppe europee, indipendentemente dalle decisioni della giustizia sportiva.