Andiamo a scoprire le peculiarità tattiche del prossimo avversario della Juventus
COPPA ITALIA – Nell’ultima competizione rimasta a disposizione della Juventus, ovvero la Coppa Italia, la Fiorentina rappresenta l’ultimo grande ostacolo che la separa dalla finalissima dello Stadio Olimpico. All’Allianz Stadium si ripartirà dallo 0-1 dell’andata a favore della banda Allegri, grazie alla sfortunata autorete di Venuti, ma la formazione di Vincenzo Italiano non si darà certo per vinta, vista la qualità fatta vedere nel corso di questa stagione e l’importanza di un’eventuale qualificazione alla finale per una squadra come quella viola. Concentriamoci proprio sulla squadra viola, analizzandone i principali tratti tattici.
MODULO E POSSESSO – Anche durante il trascorso di Vincenzo Italiano allo Spezia, il modulo scelto dal tecnico di origini siciliane è il 4-3-3: pochissimi dubbi nella sua testa per quanto riguarda l’abito tattico da far indossare alle sue squadre. La Fiorentina si presenta come squadra votata al palleggio ed al predominio del campo, ma non si tratta di un possesso fine a sé stesso, anzi: l’obiettivo del giro palla è trovare la verticalizzazione per il reparto d’attacco, che siano la punta centrale o le ali offensive. Gli esterni di difesa devono portare superiorità numerica in zona d’attacco con continue sovrapposizione, prediligendo la fascia sinistra per l’abilità di Biraghi, uno dei migliori crossatori del campionato. Ad inizio possesso, il regista si abbassa sulla linea difensiva, permettendo l’avanzamento dei terzini e formando una linea di difesa a 3. Il gioco si sviluppa sulla linea laterale, dove il terzino, la mezz’ala di competenza e l’esterno offensivo creano molta densità e portano la squadra avversaria a dover raddoppiare, se non triplicare in zona palla. Le qualità di Nico Gonzalez e i vari Sottil, Callejon, Saponara e Ikoné permettono l’uno contro uno con la difesa avversaria e di creare i giusti presupposti per il gol.
NON POSSESSO – L’obiettivo delle squadre di Italiano, in fase di non possesso, è la riconquista immediata del pallone, quanto più possibile vicino alla porta avversaria. Una delle mezze ali segue a tutto campo il regista avversario, mentre gli attaccanti portano la prima pressione sulla linea difensiva avversaria, impedendole un giro palla pulito. Se la prima linea di pressione dovesse essere saltata, ecco che le mezze ali vengono dentro al campo per garantire la copertura in zona centrale, le quali devono poi scalare nuovamente sull’esterno nel caso in cui il terzino venga puntato in uno contro uno, favorendo il raddoppio. L’azione di Lucas Torreira diventa determinante per l’economia del gioco, ma soprattutto per la riconquista del pallone: è uno dei giocatori viola con più km percorsi (solo Biraghi ed Odriozola hanno fatto meglio tra coloro i quali hanno più di 20 presenze).