La Juventus si appresta a terminare la sua seconda stagione consecutiva senza trofei e la prima (dopo tanti anni di presenze) senza la partecipazione alla massima competizione europea, quale sarà il futuro dei bianconeri e quali pedine lasceranno Torino quest’estate?
RIFONDAZIONE O NO? – Il match valido per l’ultima giornata di Serie A, tra Udinese e Juventus, ci svelerà una parte del futuro in casa Juve, con le principali tematiche riguardanti la partecipazione (Conference o Europa League, almeno che il UEFA confermi l’esclusione annuale dalle coppe), ma soprattutto la permanenza o no di alcuni elementi che hanno in parte deluso in questa stagione. Il primo vero rebus ha un nome e cognome, Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano infatti ha confermato qualche giorno fa la sua diponibilità di continuare sulla panchina bianconera, d’altro canto la società non è soddisfatta al 100% dei risultati finali ottenuti, non tanto in campionato (la penalizzazione ha automaticamente escluso la Vecchia Signora dalle prime quattro posizioni in classifica), ma più per quanto riguarda il percorso fatto in Champions League (eliminazione in un girone non impossibile), la mancata qualificazione alla finale di Europa League ed infine la mancata vittoria della Coppa Italia. Da lunedì mattina sarà tempo anche per prendere una decisione definitiva per quanto riguarda il direttore sportivo (la strada sarebbe tracciata verso l’ormai ex Napoli, Giuntoli), per la panchina negli scorsi giorni sono usciti i nomi di Igor Tudor (rescissione del contratto con il Marsiglia già avvenuta), Vincenzo Italiano (pagare una percentuale alla Fiorentina per accaparrarselo), Alessio Dionisi (un progetto incentrato sui giovani per valorizzarli), il ritorno poco probabile di Antonio Conte ed infine Roberto De Zerbi (Porta il Brighton dalla lotta alla salvezza in Premier League, alla qualificazione in Europa League, con un gran gioco espresso dai suoi durante questa stagione).
QUALI GIOCATORI RESTANO E QUALI VANNO? – La parte riguardante il campo invece parla abbastanza chiaro, c’è la necessità di dare un ventata di aria fresca. Le due più grandi delusioni si chiamano Angel Di Maria e Dusan Vlahovic. L’argentino con le sue qualità ci si aspettava di gran lunga un maggior impatto in Italia e non solo. La partita dove ha inciso di più resta solamente quella contro il Nantes, valida per i play off di Europa League, con una sonora tripletta e un gol fantastico che rispecchia perfettamente il suo grandioso sinistro, per il resto però veramente poco. L’attaccante serbo invece è passato da essere una macchina da gol come ci aveva mostrato la passata stagione, ad essere un ragazzo impaurito e poco sicuro di sé. Sono anche ovviamente i maggiori indiziati per partire quest’estate (per l’ex viola già si regista un forte interesse da parte del Bayern Monaco e dalla Premier League). Vicino alla parola addio c’è anche Leandro Paredes, che non ha portato nulla di quello che aveva già mostrato nella sua scorsa esperienza in Serie A (maggiormente alla Roma), Diverso invece il discorso per Adrien Rabiot, la dirigenza vorrebbe trattenere il centrocampista francese ma la volontà del ragazzo è quella di partecipare alla Champions e visto che i bianconeri non possono dargli questa opportunità per la prossima stagione, le strade probabilmente si separeranno. La permanenza al 100% la si può dare solamente a Federico Chiesa, Manuel Locatelli, Nicolò Fagioli, Federico Gatti e Gleison Bremer, le basi da cui la Juventus ripartirà e costruirà il proprio futuro.