RINASCITA – Come suggeriscono i dati resi noti dal sito web ufficiale della Lega Serie A, Manuel Locatelli è uno degli artefici del successo della Juventus ieri sera contro la Lazio. Il centrocampista bianconero, dopo una prima parte di stagione alquanto deludente, sta via via riprendendo animo e spirito sfornando prestazioni alquanto interessanti. Rifacendoci, appunto, ai dati della gara, Manuel Locatelli è stato il giocatore (tra i bianconeri) ad aver percorso più chilometri: ben 12.618km. A seguire, ci sono Adrien Rabiot con 12.287km, Alex Sandro con 11.413km, Filip Kostic con 11.291 km e infine Bremer con 10.898km. Ma non solo. Locatelli è secondo anche nella classifica della velocità media raggiunta: si contano 10.91 km/h in totale. E come se non bastasse, l’ex Sassuolo è stato pressato per il 51,28% da quando riceveva il pallone. Dati sicuramente incoraggianti per il giocatore classe 1998, il quale potrà ritrovare fiducia dopo una prestazione del genere.

ELOGI – A conferma di ciò, arrivano anche le parole di Massimiliano Allegri su Locatelli: “Manuel, senza togliere niente agli altri, sta diventando un esempio di cuore e di testa per come si affrontano le partite: ha il dna Juve“. L’ultima frase fa capire come il 25enne tenga a questa squadra e come sia disposto a sacrificarsi per il bene di essa. Arrivato con la timidezza di un pulcino ben due estati fa, Locatelli adesso viene designato come il leader della Vecchia Signora. Questo spirito non può che fare solo bene a questo gruppo, martoriato per i 15 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze da parte della Corte Federale d’Appello. Nel suo primo anno a Torino, il centrocampista ha fatto vedere le sue migliori qualità: l’interdizione e la propria fisicità. Valori che in questa stagione si sono visti poco o niente, un po’ per la condizione fisica non eccelsa e un po’ per il ruolo che egli ha imbastito. Ma si sa che l’amore verso questi colori possono superare ogni cosa e Locatelli ne è la piena dimostrazione: che questa incoronazione possa diventare la sua consacrazione alla Juventus?