La sconfitta di ieri ha aperto il fiume di polemiche sulla squadra. Critiche giuste? Potrebbero esserlo
FAVORITI? – La disfatta subita in Catalogna dalla squadra probabilmente più provata emotivamente a livello europeo ha destato più di una preoccupazione sulla Juventus. Una squadra che ha comunque creato qualche palla gol, ma che in difesa ha perito costantemente le iniziative dei fantasisti blaugrana. Manovra prevedibile, gambe che sembrano ancora imballate e poca cattiveria. La banda di Massimiliano Allegri avrà l’esordio in campionato tra meno di due settimane e nonostante le critiche, sembrerebbe la favorita numero uno a vincere lo scudetto. Le ragioni, però, sono principalmente esterne: l’Inter campione d’Italia è in fase di restaurazione generale dopo le cessioni dolorosissime di Hakimi e Lukaku, il Napoli di Luciano Spalletti non ha agito per nulla sul mercato in entrata e ha confermato l’organico che si è piazzato quinto lo scorso anno, la Roma deve ancora apprendere gli schemi tattici di José Mourinho, stesso discorso per la Lazio con Maurizio Sarri, mentre il Milan e l’Atalanta sembrano essere in forma campionato, ma non ancora all’altezza per uno scudetto. Tuttavia, se si va a guardare in casa propria, i problemi strutturali non mancano di certo.
LE PROBLEMATICHE – Capitolo cessioni: l’operazione Romero potrebbe considerarsi un flop su tutta la linea. La minusvalenza generata dall’affare con l’Atalanta è soltanto la ciliegina su una torta che di buono non aveva assolutamente nulla. Demiral in direzione Bergamo non fornisce alla Juve i mezzi economici per operare sul mercato, dato che la formula adottata dagli orobici è quella del prestito con diritto di riscatto. Gli esuberi di via Druento sono ancora alla Continassa, in attesa di una possibile destinazione che possa, in un certo qual modo, valorizzarli. Rugani ha ricevuto una pioggia di critiche dopo la partita di ieri sera e le presenze ingombranti di De Ligt, Chiellini e Bonucci, lo relegherebbero al ruolo di quarto centrale, Dragusin permettendo. Ramsey regista potrebbe essere una mossa adottata per fare di necessità virtù. Gli infortuni di Arthur e Rabiot e l’immobilismo sul mercato del reparto che richiede il maggiore intervento destano più di una preoccupazione. La società si è vista costretta a fine esercizio ad adottare la strategia dell’aumento di capitale per risanare un bilancio messo in ginocchio dalla pandemia, ma le cessioni devono essere uno degli strumenti per far fronte a questo aumento di capitale. Purtroppo, un sacrificio economico per il reparto mediano sembra doveroso e necessario. Tra 2 settimane si inizia a fare sul serio, alla Dacia Arena saranno in ballo i primi 3 punti della stagione. E la Juventus appare ancora un cantiere aperto.