Il sacrificabile del mercato bianconero sembra essere proprio il turco
PERDITA O GUADAGNO? – La crisi pandemica ha inevitabilmente limitato i movimenti di mercato delle grandi società, Psg escluso, costringendole persino a cedere pedine importanti pur di ricavarne introiti. Le casse bianconere, come quelle di mezza Europa, hanno bisogno di respirare e l’indiziato principale che dovrebbe garantire un guadagno immediato sembra essere proprio Demiral. Il difensore turco è un patrimonio classe ’98 con qualità al di sopra della media e considerevoli margini di miglioramento, e per questo chiede un minutaggio che la Juve non gli può garantire in nessun modo. Pesa notevolmente la concorrenza della coppia che ha appena vinto l’Europeo, ossia Chiellini e Bonucci, oltre a quella del più completo De Ligt. Proprio insieme all’olandese, Demiral avrebbe dovuto formare la coppia su cui sviluppare il prossimo decennio di vittorie, ma le esigenze economiche del momento hanno spinto la società a smantellare sul nascere un sodalizio che non ha ancora avuto le occasioni di sbocciare. La società chiede 30 milioni e non è detto nemmeno che si trovi un acquirente: l’Europeo doveva valorizzare definitivamente il prezzo del suo cartellino, ma la pessima figura della Turchia ha risucchiato tutti i suoi principali interpreti verso un non interesse generale. Lo scetticismo aleggia nella possibilità di trasformare un futuro pilastro bianconero in un futuro rimpianto, ma è anche necessario assecondare i bisogni del club al di sopra dei singoli interpreti. Il quesito resta aperto: vale davvero la pena rinunciare a un giocatore come Demiral per attenuare una crisi che verrà scongiurata in autunno con l’aumento di capitale?