Andata degli ottavi di finale in trasferta: importante non sbagliare l’approccio alla gara per evitare un deja vu
MALEDIZIONE DA SFATARE – Mancano poche ore e poi sarà di nuovo Champions League. L’inno della coppa dalle grandi orecchie riecheggerà tra gli spalti dell’Estadio de la Ceramica e nella testa dei bianconeri chiamati a disputare un ottavo di finale con lo scomodo ruolo dei favoriti da pronostico.
Giocatori nuovi e sensazioni vecchie si intrecciano in questa partita che attende la Juventus a Villareal.
La Vecchia Signora arriva alla sfida con parecchi problemi di formazione che condizioneranno le scelte di Allegri chiamato a sfatare quello che è diventato un vero e proprio tabù, chiamato ottavi di finale.
Nelle ultime 3 edizioni infatti i bianconeri hanno perso la gara d’andata degli ottavi, sempre disputata in trasferta. Soltanto nel 2019 con un Cristiano Ronaldo strepitoso, la Juve riusci a ribaltare il risultato contro l’Atletico Madrid. Negli ultimi due anni, con Lione e Porto, il risultato di andata è stato determinante ed ha causato l’eliminazione dalla competizione. Un monito in più per la Juve che si avvicina alla gara senza il carattere e l’esperienza di Chiellini, Dybala, di un Chiesa che spesso in Champions si è esaltato e con un Bonucci malconcio. Sarà fondamentale non sbagliare l’approccio alla partita ed è proprio su questo aspetto che Allegri sta lavorando per evitare gli errori del passato ed invertire la tendenza. La qualificazione si giocherà sui 180 minuti ed il Villareal affronterà la sfida spensierato e senza troppe pressioni. Non sottovalutare la pericolosità degli spagnoli sarà un errore da non commettere, in quella che è definita per antonomasia come la competizione dei dettagli. Ad Allegri il compito di motivare la squadra per dimenticare questa fastidiosa coincidenza.