Cerchiamo di analizzare la differenza di rendimento che ha Bentancur a seconda di chi gli gioca di fianco.
IL DILEMMA – Abbiamo detto in più circostanze che Pirlo non ha a disposizione un Pirlo a centrocampo capace di prendere in mano le redini del gioco, eppure i centrocampisti a disposizione del mister non sono così di basso livello sebbene non abbiano le caratteristiche del regista puro. Per esempio Bentancur sta vivendo una stagione di alti e bassi, piena di prestazioni non determinanti e culminata in negativo col grave errore in casa del Porto, mentre le partite più positive e incoraggianti sono arrivate nel momento dell’esplosione di Arthur. Perché invece con Rabiot fatica così tanto? Il quesito non è così banale, ma proviamo a dare una risposta tenendo in considerazione le caratteristiche del giocatore: l’uruguaiano ha fornito le migliori partite della sua carriera con Pjanic in cabina di regia nelle scorse stagioni e in nazionale con un regista di livello come Torreira, mentre fatica terribilmente se deve essere lui l’uomo di qualità del centrocampo, in quanto non ha nelle sue corde il lancio o il passaggio verticale capace di rendere pericolosa una manovra. Insieme a Rabiot che è una mezzala d’inserimento non riesce a prendere in mano le sorti del gioco e lo stesso capita con Mckennie, giocatore più di sostanza e di corsa che di tecnica. Insomma, è un giocatore che fa discretamente bene le due fasi, abbina una qualità buona ma non eccelsa a una quantità di pari livello, ma non ci si può aspettare da lui quel salto di qualità sul piano del gioco. Ne deriva che Arthur in questa squadra non ha un sostituto e forse la dirigenza dovrebbe attivarsi sul mercato, in modo da sopperire a eventuali infortuni del brasiliano, ma allo stesso tempo al fine di non perdere l’alto rendimento di Bentancur, che è una buona mezzala ma non un buon regista.