Andrea Pirlo e Gennaro Gattuso hanno scritto insieme delle indelebili pagine di storia quando erano calciatori, condividendo lo spogliatoio e il centrocampo del Milan per ben 10 stagioni. Il primo era la mente e il motore della squadra grazie ai suoi piedi sopraffini mentre Ringhio correva per entrambi e proteggeva il suo compagno tecnicamente più dotato con tutta la sua grinta e la sua determinazione. Entrambi hanno fatto epoca: Pirlo è riconosciuto come uno dei più forti registi di sempre, se non il più forte, mentre ogni centrocampista di quantità dell’ultimo decennio viene puntualmente paragonato al migliore di tutti: Rino per l’appunto, utilizzando l’ingombrante denominazione di giocatori “alla Gattuso”. Sono cresciuti uno accanto all’altro, aiutandosi sempre a vicenda e costruendo, insieme a tanti altri campioni, un ciclo che ha reso felici per molti anni i tifosi rossoneri. Fino alla stagione 10/11, ultima di Pirlo prima del trasferimento alla Juventus, hanno vinto fianco a fianco ben due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e soprattutto due Champions League, due supercoppe europee e un mondiale per club.
Domani si scontreranno per la prima volta da avversari, e subito uno dei due porterà a casa un trofeo: potrebbe essere il primo in assoluto di Pirlo da allenatore, che ha iniziato la sua nuova carriera da pochi mesi con la panchina più prestigiosa di tutte, ossia quella bianconera. Il presidente Agnelli acquistò il calciatore a titolo gratuito nell’estate del 2011 e l’ex fuoriclasse segnò la storia recente della Juve, prendendo in mano il centrocampo e guidandolo verso i primi quattro scudetti consecutivi. Da allora il rapporto con la società bianconera è rimasto ottimo, e il presidente gli ha affidato in principio la guida dell’U23, per poi cambiare idea e promuoverlo direttamente alla guida della prima squadra dopo l’esonero di Sarri. Una scelta coraggiosa quella di scegliere come allenatore un esordiente assoluto, ma tutti conoscono e immaginano da sempre le potenzialità del mister Pirlo, che trasparivano già abbondantemente nella sua gloriosa carriera da calciatore.
Dall’altra parte Ringhio Gattuso ha fatto non poca gavetta, anche con esperienze particolarmente negative come quella sulla panchina del Palermo, o altalenanti come quella a Pisa. Poi è arrivata la chiamata da parte del Milan, con cui ha sfiorato il quarto posto, risultando l’allenatore che ha fatto meglio dal post Allegri e prima di Stefano Pioli. Nella stagione scorsa i rossoneri preferirono virare su altri mister, e in corso d’opera Ringhio ha sostituito il suo mentore Ancelotti sulla panchina del Napoli, concludendo in buona maniera un campionato iniziato malissimo. In caso di vittoria del club partenopeo, sarebbe già il secondo trofeo per mister Gattuso, dopo la Coppa Italia dello scorso anno, vinta ai rigori proprio contro la Juve.
I due mister proveranno in tutti i modi a conquistare questa Supercoppa e si preannuncia una battaglia fino all’ultimo sangue tra le due squadre, con una Juventus che ha l’obbligo di riscattare la sconfitta a San Siro e un Napoli che deve dare maggiore continuità alle sue prestazioni. Ma un amante del calcio, nel senso più romantico del termine, attende l’abbraccio del prepartita tra due uomini che hanno scritto la storia insieme, prima di concentrarsi sul match vero e proprio e accompagnare la propria squadra verso la vittoria di questo ambito trofeo.