Nella prima uscita estiva, la Juventus ha avuto la meglio per 2-0 contro i messicani del Chivas Guadalajara. Allegri ha dato spazio a (quasi) tutti, e i primi feedback sono stati positivi.
TEST – “Quello che succede a Las Vegas, rimane a Las Vegas”. Avrà pensato questo Massimiliano Allegri quando ha deciso la formazione titolare per la sfida contro il Chivas, schierando un modulo che in pochi si aspettavano: 4-3-1-2 con Di Maria trequartista e un centrocampo formato da Pogba e Fagioli nel ruolo di mezzali e Locatelli da play. Un primo tempo giocato con tanti titolari, mentre nel secondo spazio ai tanti ragazzi dell’Under23 che, in fin dei conti, sono anche quelli che hanno siglato il punteggio sul 2-0: il 2002 Da Graca nel primo tempo, il 2001 Compagnon nella ripresa.
IMPOSTAZIONE – Il canovaccio tattico nel primo tempo è stato abbastanza chiaro sin dall’inizio: schierato ufficialmente come 4-3-1-2, con Di Maria che però aveva licenza di svariare su tutto il fronte offensivo, in fase di copertura si è trasformato in un classico 4-4-2. Manuel Locatelli, ancora non al massimo della condizione, iniziava la costruzione sulla linea dei difensori, con Danilo che si allargato a sinistra e Gatti a destra. Positivo l’esordio di Pogba e di Fagioli nell’inedito ruolo di mezz’ala: il francese ha regalato alcuni lampi del suo talento, il giovane azzurro è andato vicinissimo al gol della stagione da dietro metà campo,con il portiere avversario battuto. Davanti, poco presenti sia Da Graca – che comunque ha siglato il gol del vantaggio – sia Kean, che nonostante la condizione atletica che alcuni hanno definito ottima al rientro delle vacanze, non è mai riuscito a rendersi pericoloso. L’esordio di Angel Di Maria, invece, ha confermato quanto ci si aspettava: il Fideo ha regalato alcune giocate spettacolari, giocando con una fame e una determinazione che raramente si vedono in amichevoli di questo genere. Se già non fosse chiaro: non è in Italia per tenersi in forma, è in Italia perché vuole vincere.
RIPRESA – Nei secondi 45′, Allegri ha voluto cambiare tutti gli undici, concedendo l’esordio a Gleison Bremer, arrivato in bianconero da poco più di 48 ore. Molto buona la sua prova: al fianco di Rugani non hanno mai rischiato contro una squadra che, nonostante il tasso tecnico nettamente inferiore, è comunque già impegnata nel suo campionato e ha schierato i titolari proprio nei secondi 45′. Ottima la regia di Nicolò Rovella, che dimostra come l’esperienza di Genova lo abbia già formato: starà ad Allegri ora decidere se può rimanere in rosa in questa stagione. Tra i giovani dell’Under 23, in grande spolvero il terzino Barbieri e Compagnon, autore del gol che ha chiuso la partita. Qualche spunto interessante anche dal più promettente Soulè, che però non ha incantato come successo con l’Under 23. Tra i giocatori di movimento convocati per la tournée, sono rimasti fuori Vlahovic, Bonucci e McKennie. Adesso i bianconeri sono attesi dalle sfide contro Barcellona e Real Madrid: si alza il tasso tecnico dell’avversario, e le prime impressioni dovranno diventare qualcosa di più concreto.