Archiviata la prima vittoria, la Juventus ha, prima della sosta, tre sfide che potranno dire tanto su quale sarà la sua stagione.
TRE – Sampdoria, Chelsea e Torino. Da domenica, per la Juventus, inizierà una settimana tanto difficile quanto cruciale per capire davvero quali possono essere le ambizioni degli uomini di Allegri in questa stagione. Non ditelo a Max, però, che ha già detto che lui le somme le tirerà a novembre. Qualche calcolo, però, si può cominciare a fare.
CONTINUITA’ – La sfida contro la Samp di Roberto D’Aversa, a sorpresa, potrebbe essere quella più importante, anche se sulla carta è la più abbordabile. Dopo la vittoria contro lo Spezia, infatti, ottenerne subito un’altra sarebbe un’iniezione di fiducia ed entusiasmo non da poco. L’avversario, però, non va sottovalutato: i blucerchiati hanno pareggiato con l’Inter e messo in difficoltà il Milan, sono una squadra con dei buonissimi talenti individuali e un sistema di gioco funzionale alle loro caratteristiche. Dopo il turnover del turno infrasettimanale, Allegri dovrebbe schierare quasi tutti i titolari, chiamati a guidare la squadra verso il secondo successo consecutivo.
EUROPA – Mercoledì 29 sarà poi il turno del Chelsea. Sulla carta, è una sfida molto complicata: i Blues, oltre ad essere i campioni in carica, sono partiti benissimo in campionato e si sono rafforzati in estate con l’arrivo di Lukaku. La musichetta della Champions League però fa strani effetti, è risaputo. E allora, chissà che i bianconeri non riescano a tirar fuori l’orgoglio e confezionare una prestazione che possa mettere in difficoltà Tuchel e i suoi: dopo la vittoria all’esordio contro il Malmoe, non perdere contro il Chelsea significherebbe fare un passo avanti importante verso la qualificazione alla fase a eliminazione diretta della massima competizione europea.
DERBY – La settimana si concluderà poi con la sfida al Torino. Il derby della Mole non è mai una partita come le altre, chiedere a Pirlo o a Cuadrado per conferma. La carica che può dare battere i rivali cittadini sarebbe fondamentale per chiudere al meglio prima della sosta e permettere ad Allegri di lavorare tranquillo in vista della ripresa, quando la Juve dovrà affrontare prima la Roma di Josè Mourinho, poi lo Zenit e, in conclusione di questo ciclo non semplice, l’Inter di Simone Inzaghi. Dall’altra parte però, c’è forse il Toro più convincente degli ultimi anni, con Juric che sta piano piano dando la sua impronta a una squadra che si è rafforzata rispetto all’anno scorso e che, anche senza Belotti, sta dimostrando di essere una squadra ostica da affrontare.