Battute finali della fase a gironi di Champions League. Si chiude in bellezza il girone con il big match del Camp Nou. Dalla sfida di domani sera verrà fuori il nome della vincitrice del gruppo G. Ai bianconeri serve una larga vittoria per agganciare a quota 15 punti il Barcellona e superarlo nella differenza reti. La montagna da scalare appare proibitiva ma la Juventus può disporre di alcuni fattori a proprio favore per tentare l’impresa.
AVVERSARIO DECIMATO– Il Barcellona che attende la Juventus marcia a due differenti velocità. Implacabile schiacciasassi in Champions dove i blaugrana hanno vinto tutte le gare del girone, la squadra di Koeman manifesta, invece, grandi difficoltà in Liga con l’Atletico Madrid capolista già lontano 12 punti. Si aggiungono le defezioni dall’infermeria. Non saranno della gara Dembelè, Ansu Fati, Sergi Roberto e Piquè. Il tecnico del Barcellona ritrova l’ex Pjanic ma le tante assenze lo costringono a disegnare una formazione con De Jong adattato centrale di difesa insieme a Mingueza.
NO MIEDO– I blaugrana dovranno fare a meno del dodicesimo uomo che ricopriva un ruolo importante fuori dal rettangolo verde. Le restrizioni legate all’epidemia non permetteranno ai catalani di popolare gli spalti del fortino Camp Nou e di accompagnare i beniamini di casa con la loro presenza incombente. I valori del campo non saranno alterati da condizionamenti di sorta, il verdetto dei 90 minuti sarà l’esito cristallino dello scontro delle due compagini. Favoriti i padroni di casa che già all’andata infersero una lezione di gioco e di mentalità agli uomini di Pirlo.
CR7 E AM9– La Juventus può contare sulla coppia di attacco che tanto bene ha fatto finora in stagione. Cristiano Ronaldo ritrova la competizione più consona alle sue ambizioni, Alvaro Morata si riprende una maglia da titolare dopo la squalifica in campionato. Entrambi iberici, entrambi sanno come fare gol al Barcellona. Il portoghese ha disputato 33 partite in carriera contro i blaugrana mettendo a segno 18 gol. Morata ha timbrato il cartellino nella finale di Berlino, firmando il momentaneo pareggio bianconero. La squadra di Koeman farà la partita, cercando il possesso della palla e la conduzione del gioco. La Juventus dovrà essere abile a sfruttare gli spazi con i contropiedi fulminei che la retroguardia spagnola soffre terribilmente. Una buona chance per i due attaccanti bianconeri che amano attaccare le praterie in velocità. Occhi puntati in tal senso anche su Rabiot e Chiesa. La loro capacità di partire palla al piede in lunghe sgroppate da una parte all’altra del rettangolo di gioco può rivelarsi l’ulteriore chiave tattica della gara.