L’immeritata sconfitta nel Derby d’Italia taglia ormai fuori i bianconeri dalla corsa Scudetto, con il Milan che stasera puó scappare a +10 in vetta. Ma dietro la Roma accorcia a -5 e il quarto posto non é ancora blindato.
CADUTA PESANTE – La sconfitta maturata ieri sera, che vede interrompersi la striscia di risultati utili consecutivi in campionato, é sicuramente una mazzata durissima sulla stagione della Juventus, che ora rischia davvero di concludersi senza trofei per la prima volta dal lontano 2012, anno d’inizio del dominio a strisce tricolori dei bianconeri. Resta ancora in ballo la Coppa Italia, in cui Allegri&Co. hanno buone possibilitá di sfidare in finale una fra Milan e Inter, ma non é certo il bilancio sognato ad inizio annata. La Juve aveva l’obbligo di vincere contro i nerazzurri per tenere vivo il giá complicatissimo sogno Scudetto, invece la sconfitta esclude ormai definitivamente i bianconeri dalla lotta, mentre gli uomini di Inzaghi si rilanciano a pieno titolo pur senza brillare particolarmente. Perché se c’era una squadra che meritava i 3 punti era proprio la Vecchia Signora, autrice della miglior performance stagionale, ma nuovamente beffata dagli episodi, un leitmotiv che si é ripetuto dopo la clamorosa eliminazione in Champions con il Villarreal, in cui gli uomini di Max furono protagonisti di un grande primo tempo per poi vedersi affossati da episodi fatali nella ripresa. Con gli spagnoli fu lapidaria l’ingenuitá di Rugani, ieri quella dell’accoppiata Alex Sandro-Morata, ma l’esito finale é il medesimo: sconfitta e obiettivo stagionale in frantumi. Denominatore comune di entrambi i tonfi é certamente stata la mancanza di cinismo e incisivitá in zona offensiva, un problema che i bianconeri si trascinano da inizio stagione e che l’arrivo di Vlahovic pareva aver parzialmente risolto: nient’affatto, perché appena il rendimento del serbo é calato (solo un gol nelle ultime sei partite fra tutte le competizioni) la Juventus non ha trovato soluzioni alternative, creando svariate occasioni in entrambe le sfide per poi dimostrarsi incapace di concretizzarle, complice anche un pizzico di sfortuna, vedi i due legni colpiti ieri, che peró compensa la buona sorte ricevuta in dote contro Empoli, Fiorentina e Spezia; a dimostrazione che il “corto muso” é un’arma a doppio taglio, spesso vincente, ma talvolta incredibilmente beffarda. Non a caso i bianconeri hanno capitolato sull’unico tiro in porta dell’Inter, il rigore, e pure con il Villarreal le statistiche parlarono chiaro: 3 tiri in porta subiti, 3 gol incassati.
RISCHIO CONTRACCOLPO – Come detto in precedenza, sconfitte di questo tipo rischiano di rilasciare scorie all’interno dello spogliatoio, che dovrá essere bravo Allegri a ricompattare e rimotivare, poiché la stagione non é ancora conclusa e il quarto posto é tutto da ipotecare. Il discorso Scudetto, come peraltro ribadito dal tecnico livornese, é definitivamente affare di Milan, Napoli e Inter, ma dietro le acque non sono propriamente calme: la Roma é in striscia positiva da 10 turni e con il successo a domicilio sulla Samp ha accorciato a -5. L’ultimo ko risale al 9 gennaio e fu proprio contro la Juventus, in una sfida che ad oggi fa tutta la differenza del mondo, poiché senza quel clamoroso ed inatteso ribaltone parleremmo di una Juve al quinto posto a -1 dai giallorossi. Un risultato insperato che i bianconeri dovranno far fruttare, con anche Atalanta (potenzialmente a -5), Lazio e Fiorentina (potenzialmente a -6) non ancora fuori dai giochi. Vietato abbassare la guardia dunque, perché questa Serie A ci ha abituato a non dare nulla per scontato.