Acquistato come potenziale fenomeno, De Ligt abbandona la Juventus dopo 3 anni in cui non è riuscito a crescere
ADDIO – Era l’estate del 2019 quando la Juventus mise a segno un colpo di spessore, ingaggiando il capitano dell’Ajax che ha sfiorato l’accesso alla finale di Champions League, eliminando tra l’altro Real Madrid e Juventus al termine di un percorso europeo sbalorditivo. Il condottiero dei lancieri, venne definito da tutti come un predestinato, essendo a soli 19 anni già capitano e perno della nazionale olandese. Queste le premesse con la quale la Juventus brucia la concorrenza di tutti i top club europei e si assicura le prestazioni di Matthjis De Ligt per ben 85 milioni di euro. Una spesa di altri tempi per la nostra Serie A, ma la Juventus ci ha abituato a colpi del genere anche in tempi post-Covid, ma il valore del calciatore oltre che l’esborso economico ingente lasciavano presagire ad un investimento praticamente garantito. A distanza di 3 anni, il difensore olandese sta per abbandonare la Juventus per una cifra analoga, per unirsi al Bayern Monaco in Bundesliga. Economicamente quindi l’operazione non si può definire un fallimento ma più verosimilmente scommessa persa si. De Ligt è arrivato alla Juventus come un predestinato: un calciatore con tutte le potenzialità di diventare come il punto di riferimento nel suo ruolo. Non che non lo possa diventare, le qualità sono rimaste intatte ma quella personalità e quella esuberanza fisica si sono notate a sprazzi. De Ligt abbandonerà la Juventus con uno scudetto, una coppa Italia e una Supercoppa Italiana: il minimo sindacale se rapportato all’ultimo decennio vincente bianconero. Dopo un inizio shock e una normale fase di ambientamento, l’ex Ajax ha iniziato a prendere le misure al calcio italiano salvo poi essersi interrotto per un lungo infortunio che lo ha tenuto fuori dai box per 3 mesi. Nell’ultima stagione si è rivisto il De Ligt straripante da un punto di vista fisico e della personalità, salvo poi incappare in delle serate molto negative che spesso hanno coinciso con le partite decisive della stagione come nella sfida col Villarreal o nella finale di Coppa Italia contro l’Inter. E con la partenza di Chiellini e un Bonucci in età avanzata, Matthjis sarebbe dovuto essere il baluardo difensivo con cui far ripartire un nuovo ciclo, ma il difensore ha puntato i piedi e ha spinto per la cessione. Una delusione per tutti i tifosi sicuramente, economicamente una buona operazione considerando che il calciatore non ha rispettato le previsioni ma la storia di De Ligt e la Juventus assume le sembianze di una scommessa persa.