Soddisfazione alle stelle per una Juventus gagliarda che riesce ad ottenere il massimo bottino alla Scala del calcio. I tre punti guadagnati in casa della capolista consentono alla Vecchia Signora di ridurre il gap di classifica con le milanesi e a noi di inquadrare la magica serata meneghina in tre temi, tre punti fermi che possono alimentare le speranze scudetto dei bianconeri.

MANI D’ORO- Chissà se in polacco Szczesny significa anche saracinesca. E’ quello che ci viene da pensare quando riguardiamo la pronta risposta del portiere bianconero alle sollecitazioni di Leao e compagni. L’ex Roma sforna l’ennesima prestazione maiuscola e blinda la porta nei primi 45 minuti con quattro interventi sullo 0-0. Poter godere della sicurezza di uno dei top europei tra i pali è tipico dei grandi club. E il polacco è uno di questi. Quando è chiamato in causa, scalda i guantoni e sventa le conclusioni pericolose, anche quando provengono dai propri compagni. Con un Wojciech Szczesny in tale stato di forma le voci di mercato che vorrebbero l’approdo di Donnarumma in bianconero possono essere ignorate senza colpo ferire. Buffon può non essere rimpianto e Pirlo dormire tra sette cuscini, magari rimboccati dalle manone previdenti del polacco.

ALTA VELOCITA’- Il figlio d’arte ha preparato i pennelli e cominciato a dipingere strisciate di grande calcio. La notte di San Siro è la sua notte. Federico Chiesa è l’anima della Juventus che centra l’impresa nel tempio rossonero. Se già l’intesa con Cristiano Ronaldo costruì la bella vittoria con l’Udinese, l’intesa con Dybala è ancor più scintillante e porta in seno la consacrazione dell’ex viola a valore aggiunto della rosa di Pirlo. Il tecnico bresciano indovina la chiave tattica della gara. Chiesa esterno alto è un’ira di Dio. Entra in tutte le palle gol create dai bianconeri con una rapidità di esecuzione delle giocate che stordisce la retroguardia del Diavolo. Theo Hernandez non lo ferma mai, se non con il fallo. Due reti, un palo, un’altra conclusione dopo una percussione centrale, i soliti kilometri percorsi instancabilmente lungo la fascia destra. E’ in queste gare che Federico doveva dare ragione del forte investimento fatto su di lui negli ultimi giorni del mercato estivo. Prova superata.

DYBACK- Nella serata anonima di Ronaldo la Juventus si gode la serata positiva di Paulo Dybala. Le prime avvisaglie le avevamo avvertite già pochi giorni fa nel 4-1 interno con l’Udinese dove l’argentino aveva timbrato il cartellino allo scadere. Ieri sera il gol è mancato ma la classe dell’attaccante ha ispirato Chiesa, ben felice di ricevere la pregevole assistenza della Joya. Pirlo può sorridere. E’ un Dybala in crescita quello che ha calcato per un’ora il manto erboso di San Siro. La condizione è buona, anche se ancora migliorabile. Il fisico pare asseconda la mente dell’ex Palermo che entra nel vivo della manovra e ne accresce la qualità tecnica. Carico quanto basta da non digerire la sostituzione, Paulo Dybala ha dimostrato di poter essere ancora utile alla causa bianconera, suggerendo implicitamente al mister la mattonella dalla quale può esprimersi al meglio, perché è attaccante. La strada è quella giusta. Con il Sassuolo potrebbe arrivare una nuova chiamata dal primo minuto. E allora si potrà dire con certezza se i tempi saranno maturi per un gradito bentornato.