Il club bianconero ha salutato i tre calciatori e si prepara al sacrificio di De Ligt.
TORINO – Scadeva ieri il contratto che legava Paulo Dybala, Alvaro Morata e Federico Bernardeschi alla Juventus. Tre protagonisti della recente storia del club hanno concluso la propria avventura a Torino. Non sorprende più di tanto quella che è una notizia già ampiamente acquisita e scandagliata in profondità nelle ultime settimane. Ma è arrivato nella giornata di ieri il saluto del club ai tre campioni che hanno intrecciato parte della carriera con i nodi della storia della Vecchia Signora. Tre messaggi per tre saluti differenti che i più attenti avranno immediatamente ricondotto a istanze comunicative differenti e modulate per ciascuna situazione. L’addio di Dybala è destinato a fare ancora tanto rumore soprattutto per la scelta che il calciatore maturerà con il delinearsi della nuova stagione. Se sarà matrimonio con l’Inter di Marotta, come appare probabile, non è mancata la voce di corridoio del rimpianto e del pentimento. Qualunque sia il peso che si vuole dare a tali indiscrezioni, la Juventus ha voluto ripercorrere la lunga parentesi bianconera della Joya attraverso il filtro dei numeri. Colpiscono in particolar modo i dati sulle reti siglate all’Allianz Stadium, record personale del calciatore.
ADDIO SOFFERTO – Si è ufficialmente concluso in data 30 giugno anche il secondo capitolo dell’esperienza a Torino di Morata. Il più sofferto, forse, per i risvolti anche umani di un uomo che aveva eletto il capoluogo piemontese a casa adottiva e luogo nel quale aveva trovato i natali Edoardo, uno dei suoi figli. Non a caso il centravanti spagnolo non ha tardato a rispondere ai ringraziamenti con un sentito messaggio affidato ai propri social. Alvarito se ne va, con un nodo in gola molto grande e un sentimento di juventinità che, ad oggi, non è riuscito a vincere la sfida din un’eventuale nuova scommessa economica. Il terzo addio vede protagonista Bernardeschi, con i suoi picchi e i suoi abissi. E con un feeling mai sbocciato fino in fondo con una realtà forse troppo grande per lui. La Juventus lo saluta da Campione d’Europa azzurro e da giocatore che ha dimostrato grande professionalità e sacrificio. Niente numeri da esibire, dunque. Non sarebbero stati molto lusinghieri. Dal 30 giugno si giunge al 1 luglio. Dalla vecchia stagione si oltrepassa lo spartiacque per la nuova. E un nuovo addio pare trovare concretezza nelle parole che Maurizio Arrivabene ha rilasciato a Tuttosport. Quello di De Ligt, scontento di quanto sta succedendo alla Continassa e pronto a voltare pagina. I contendenti non mancano per il centrale olandese che ha richieste importanti dalla Premier League. Ma la Juventus non vuole regalarlo e vedere così sfumare la possibilità di ottenere un tesoretto abbondante dalla sua cessione. Un quarto, doloroso, addio che aprirebbe la nuova annata con un’emergenza difesa da far rientrare. Il tempo a disposizione è ancora tanto ma Allegri, che avrebbe desiderato andare in ritiro con una rosa quanto più possibile vicina a quella definitiva, dovrà ingoiare il boccone amaro e attendere ancora qualche settimana.