Nonostante il grande entusiasmo arrecato dalla campagna acquisti della dirigenza, Massimiliano Allegri invita alla prudenza, consapevole che la scalata verso il ‘Paradiso’ è ancora tortuosa.
CALMA! – Today is the day. È il giorno di Vlahovic, del suo tanto atteso esordio con la nuova maglia della Juventus. E’ il segnale di un futuro che lentamente inizia a farsi largo, condito di speranze e alte aspettative. Sì, perché l’acquisto dell’attaccante serbo, così come quello di Denis Zakaria, è stato realizzato per offrire a Massimiliano Allegri più risorse e più qualità per la volata Champions League. La Juventus, infatti, non può permettersi di restare fuori dal gruppo delle prime quattro squadre, ragion per cui la dirigenza, avendo investito molto, si aspetta un ritorno in termini di risultati positivi sul campo. Al momento, la Vecchia Signora si trova a -1 dall’Atalanta (che deve recuperare una gara), per cui vincere contro il Verona sarebbe fondamentale per cominciare a macinare punti in ottica quarto posto e tentare, addirittura, il controsorpasso ai danni della Dea, quest’oggi uscita sconfitta dalla gara contro il Cagliari.
Nessuno crede che la Juventus sia in corsa per lo Scudetto, anche se il passo falso di ieri dell’Inter ha riacceso qualche labile speranza nelle inseguitrici. I nerazzurri, dopo la sfida di martedì di Coppa Italia con la Roma, saranno attesi da un pesante tour de force, tra il Napoli dell’ex Luciano Spalletti (in campionato) e l’andata con il Liverpool (in Champions League). La Juventus, attualmente, si trova a -11 dalla vetta (anche se la squadra di Inzaghi ha una gara da recuperare), una distanza ancora significativa ma che potrebbe improvvisamente ridursi qualora i nerazzurri si rendessero protagonisti di una nuova battuta d’arresto. E’ sempre bene, dunque, restare vigili e farsi trovare pronti, perché ogni lasciata è persa.
Forse è per questo che stasera Allegri è pronto a schierare l’armeria pesante, affidandosi subito al tridente Vlahovic-Dybala-Morata. Sa perfettamente che, dopo una sola settimana di rodaggio, è troppo presto per lasciarsi andare ai facili entusiasmi, poiché serve necessariamente del tempo affinché i tre interpreti trovino la giusta armonia nei movimenti e nei meccanismi. Al contempo, però, potrebbe essere un’arma per lanciare un forte segnale alle avversarie e spaventarle, sussurrando: “Ehi, ci siamo anche noi, anche se tutti ci date già per spacciati.” Allegri sa benissimo che (almeno) il quarto posto è un obiettivo da centrare assolutamente, a maggior ragione adesso che la società gli ha regalato due giocatori, come Vlahovic e Zakaria, capaci di colmare le lacune più evidenti della rosa. Però, è consapevole anche di un’altra verità: anche se il loro arrivo ha portato grande entusiasmo, ci sono errori che non vanno assolutamente commessi. Non pensare, soprattutto, che due pedine come loro possano risolvere ogni problema: certo, la loro qualità darà un contributo importante al gioco della squadra, ma ogni tassello del puzzle dovrà sapersi incastrare alla perfezione; in altre parole, servirà l’apporto della squadra, e non del singolo, un errore forse ingenuamente commesso ai tempi di Ronaldo, quando si credette che la sua sola presenza fosse in grado di abbattere ogni avversità. Equilibrio e compattezza, dunque, sono le parole d’ordine invocate dal tecnico toscano, conscio che per ritrovare quella corazzata di anni fa serve ricostruire le fondamenta e modellarle su quegli imperativi necessari per compiere le imprese più grandi. Oggi, forse, inizierà un’altra storia ed è bello abbandonarsi al pensiero di ciò che potrebbe essere, ma il detto “Roma non fu costruita in un giorno” deve riportare tutti con i piedi per terra. La strada è ancora lunga.