Ennesima sconfitta e pesante lezione impartita da un Milan decimato dagli infortuni
PIOVE SUL BAGNATO – La sconfitta della Juventus a San Siro ha lasciato strascichi in casa bianconera. Una KO pesante sotto tanti aspetti quello che i rossoneri hanno inflitto ad una Juventus che è sembrata arrendevole, priva di idee e senza un’identità. Doveva essere la partita che avrebbe potuto rilanciare le ambizioni della squadra bianconera in classifica; una grande chances per accorciare almeno sulla zona Champions League e invece dopo un inizio di partita incoraggiante, il Milan ha preso le contromisure ed ha iniziato ad imporre il proprio ritmo. Una sconfitta pesante quindi sotto tutti gli aspetti: del risultato, della classifica ma soprattutto per il modo di interpretare una partita.
Questa Juve non ha un’idea chiara di gioco, con un allenatore che spesso si nasconde dietro alle pesanti assenze, ma è priva di identità. I calciatori sembrano spaesati e puntano tutto sulle proprie individualità, non si vedono azioni corali come quelle imbastite dai rossoneri per lunghi tratti del match.
Difficile andare avanti cosi’ e se non ci sono i tempi tecnici per un cambio in panchina repentino, sarà una lunga agonia quella che dovranno vivere i tifosi della Juventus che dopo solo 9 giornate ha ben 10 punti dal primo posto in classifica e 7 dalla zona Champions. Un distacco evidente e significativo che difficilmente questa squadra potrà colmare con questa filosofia. Allegri sembra quasi rassegnato, cambia modulo continuamente, cerca di trovare una soluzione, cambiando qualche interprete ma questa squadra sembra rassegnata ad un destino già scritto. Adesso la sfida con il Maccabi servirà a provare un disperato assalto alla rimonta in Champions, ma questo gruppo in questo momento non sembra avere la forza per inanellare una serie di risultati positivi che possano ribaltare una stagione che dopo solo due mesi ha già le sembianze di un fallimento. Doveva essere la stagione del riscatto e del ritorno al successo e invece, in appena 13 partite sono riemersi i fantasmi di una squadra priva di un’anima e di una visione tecnica con un uomo in panchina che sta perdendo certezze e credibilità.
Vedremo se Allegri riuscirà a risollevare una situazione critica che ricorda quella che gli costò la panchina rossonera, oppure se la società prenderà in mano la situazione per provare ad invertire una rotta di una nave che sembra sempre più in balia della tempesta.