Il centravanti spagnolo si sta rivelando sempre più decisivo nello scacchiere di Allegri, anche se il suo futuro resta ancora de definire.
E’ TORNATO. Alla Vecchia Signora gli occhi brillano come fosse la prima volta, quella prima volta datata esattamente otto anni fa, quando quel giovane attaccante con lo sguardo da bambino sbarcò sotto la Mole. Quattro stagioni vissute insieme, che hanno regalato sogni, speranze, fughe, ritorni, ma anche gol spettacolari e decisivi.
Il nuovo Morata edizione 2022 è stato colui in grado di rompere tutti i tabù, tradendo le aspettative di chi lo aveva pesantemente criticato anche durante l’Europeo. “Ci sono stati momenti in cui mi svegliavo nella stanza e non avevo voglia nemmeno di alzarmi. Non avevo energie.”. Queste le dichiarazioni risalenti a qualche mese fa sul turbamento vissuto dallo spagnolo in estate. La fragilità, d’altronde, è sempre stata insita nel suo DNA, per via di una naturale ed evidente predisposizione ad assorbire facilmente critiche e pressioni. Allegri, però, ha sempre avuto grande fiducia in lui, consapevole del suo impegno, della sua dedizione e di quello spirito di sacrificio che, ad oggi, non si riscontra spesso in un giocatore. Già sul finire del 2021 si era intravisto un lieve cambio di passo nelle sue prestazioni, ma sempre allora si vociferava: “Se dal mercato di gennaio arrivasse una punta di spessore da potergli affiancare, tutto risulterebbe più semplice per lui.” Effettivamente, si era stati molto lungimiranti: i 3 gol e i 2 assist nelle ultime 6 partite, dall’arrivo di Vlahovic, hanno dimostrato ampiamente questa teoria. Dopo l’arrivo del serbo, Allegri gli ha cucito addosso il nuovo ruolo, dopo averlo convinto a restare dato che Alvaro, a gennaio, sembrava molto vicino alla cessione.
Da lì la musica è cambiata e quel tridente insieme a Dybala e Vlahovic potrebbe tornare ad offrire grande spettacolo, come già successo nella partita di esordio dell’ex Fiorentina con la maglia bianconera. La Juventus ha già avviato le trattative con l’Atletico Madrid, proprietaria del cartellino, per ottenere uno sconto rispetto ai 35 milioni pattuiti per il riscatto finale. Il Barcellona, nel frattempo, resta alla finestra, anche se a questo punto Morata vorrebbe rimanere a Torino. “Il mio futuro? Non dipende da me. La mia voglia di Juve non è mai andata via, sarò il primo tifoso anche se non dovessi più essere qui l’anno prossimo. Io posso solo lavorare per cercare di vincere i trofei, il resto non dipende da me”: queste sono le sue ultime dichiarazioni. Resta il fatto che, continuando così, sarebbe molto difficile separarsi di nuovo un’altra volta.