Laura Giuliani, portiere della Juventus Women e della nazionale italiana, ha dimostrato ampiamente di essere una campionessa sia dentro che fuori del campo.
Così come il suo idolo Gigi Buffon, l’estremo difensore delle bianconere, è un portiere che sfoggia grande grinta ed umiltà. Ruolo che per lei, inoltre, ha un doppio valore, visto che, tifosa della Juventus, ha coronato il suo più grande sogno: giocare con la sua squadra del cuore.
In questa prima parte di stagione, soltanto cinque volte la Giuliani ha dovuto raccattare il pallone finito in rete alle sue spalle e ciò è merito non solo del grande rendimento collettivo della squadra di Rita Guarino, ma anche e, soprattutto, di quello individuale del portierone bianconero, che concede davvero pochissime occasioni di gloria alle sue avversarie.
Il campionato della Juventus Women, fino a questo momento è stato perfetto sotto tutti i punti di vista, con le bianconere in testa alla classifica, che vantano anche il miglior attacco e la miglior difesa del campionato, con solo 5 gol subiti. Ed è proprio il numero dei gol subiti che è forse il dato che fa più impressione, merito non solo di una difesa fortissima e super collaudata, ma anche del grandissimo rendimento di Laura Giuliani.
Essere il portiere della squadra più forte del campionato ha indubbiamente i suoi vantaggi, ma allo stesso tempo non si è il portiere titolare della Juventus per caso e Laura Giuliani, tornata a Torino nel 2017, dopo un’esperienza all’estero tra il 2012 e il 2017, si sta meritando questo ruolo da anni con grandissime prestazioni, dando grande sicurezza alla già fortissima retroguardia bianconera. Questo, a 27 anni e nel pieno della maturità calcistica, può essere per lei, l’anno della definitiva consacrazione.
L’anno scorso, però, oltre ai riconoscimenti per le sue prestazioni sul campo, è arrivata anche un’altra soddisfazione più personale: la laurea.
Con una tesi per il corso triennale di “Scienze Motorie Curriculum Calcio“, dell’Ateneo Uni San Raffaele, creato con la collaborazione dell’Associazione Italiana Calciatori, dal titolo “Number One: giocare con la mente. La psicologia del portiere“, si è laureata, infatti, con il massimo dei voti (110/100). Laura Giuliani è un esempio per le ragazze della sua età, infatti, come riportato dall’AIC, Laura è stata “una studentessa modello che ha saputo coniugare studio e impegno sportivo di altissimo livello.“
E non è finita qui, infatti, sempre l’anno scorso il numero 1 femminile bianconero, ha raggiunto un altro primato importante. Il portale tedesco Kevin Women Soccer l’ha inserita, infatti, nella Top 5 dei migliori portieri femminili.
Fidanzata con Christian, anche lui portiere nel campionato di Eccellenza, è molto legata anche ai suoi genitori e al nonno, con i quali ha un bellissimo rapporto. I suoi familiari l’hanno sempre sostenuta e accompagnata in ogni scelta e momento della sua carriera. Perché inseguire i propri sogni è essenziale, ma correre con le persone che ami è il dono più grande.
Nell’ultima partita in ordine temporale, quella in UWCL nella gara di andata dei sedicimi contro il Lione, persa 2-3 dalla Juve, Laura è stata comunque tra le migliori in campo e a fine gara ha dichiarato con un pò di rammarico e molta umiltà:
“Ero sicura che avremmo fatto una partita orogogliosa perchè l’abbiamo preparata veramente bene soprattutto sotto il punto di vista psicologico. Sapevamo chi avevamo di fronte ma senza paura. Abbiamo fatto la partita che ci aspettavamo, ha rispecchiato perfettamente tutto quello che ho sentito durante la settimana. La mia prestazione? Da portiere mi metto sempre al servizio della squadra, cerchiamo di trovare soluzioni, così mi piace vedere il ruolo. Abbiamo fatto una grandissima prestazione di sacrificio e le mie compagne hanno seguito tutto quello che gli ho detto. Preferisco una parola in più ad una parata spettacolare.”