Sconfitta senza appello quella subita dalla Juventus che dopo aver tenuto in salvo il fortino da ottobre fino al 13 di gennaio, crolla sotto i colpi di Osimhen e di un Napoli straripante: 5-1 per la squadra di Spalletti e +10 sui bianconeri. Servirà ragionare a mente lucida sugli errori commessi e sulla troppa facilità con cui gli azzurri hanno completamente demolito la difesa della vecchia signora.
La prima frazione si avvia con un Napoli arrembante e padrone del campo, mentre gli uomini di Allegri attendono interamente nella propria metà campo per provare a ripartire in contropiede. Bastano 14 minuti per gli uomini di Spalletti per andare in vantaggio: Politano punta e crossa al centro, Kvaratskhelia al volo impegna Szczesny, il quale non può nulla sul tap-in di Osimhen, tenuto in gioco da Chiesa per la rete dei padroni di casa. Sei minuti dopo la Juve ha un sussulto e che sussulto: Rrahmani regala il pallone a Di Marìa, dribbling sullo stesso difensore kosovaro e sinistro forte che si stampa sull’incrocio dei pali. La ‘vecchia signora’ sembra sciogliersi le trecce e prova nuovamente a pareggiare con un colpo di testa di Milik, ma non riesce ad imprimere la forza giusta per battere Meret. Nel miglior momento bianconero, tuttavia, arriva il raddoppio Napoli: Politano prova a servire Osimhen, anticipo maldestro di Bremer che lascia il pallone nella disponibilità del nigeriano, il quale appoggia all’accorrente Kvaratskhelia che piazza il destro e fredda Szczesny. 2-0 e match che potrebbe essere già chiuso, ma un raptus d’orgoglio della Juve la riapre subito: Di Marìa combina con Milik con un uno-due dopo un rimpallo fortuito ed il ‘Fideo’ piazza il mancino dell’1-2. Allo scadere, il Napoli rischia di fare la frittata con Rrahmani che in spaccata devia un cross invitante di Chiesa e per poco beffa un felino Meret, che con un balzo riesce a respingere ed evitare il patatrac.
Se il primo tempo ha dato l’idea di una sfida avvincente ed equilibrata, il secondo ha sciolto la Juventus come neve al sole. Al 53esimo Alex Sandro si perde Osimhen che scappa via e calcia sul primo palo, difeso bene da Szczesny. Dal corner arriva il 3-1 partenopeo: Kvaratskhelia batte basso il corner, velo di Anguissa per la girata strepitosa di un fino a quel momento impreciso Rrahmani che col destro da fuori area gela Szczesny. Al 65esimo altro errore di Bremer e altro gol del Napoli: Kvaratskhelia riceve dal brasiliano e crossa sul secondo palo dove Osimhen salta in mezzo ad Alex Sandro e Kostic per battere il povero Szczesny. La Juventus è in bambola totale e capitola al 72esimo: Di Lorenzo porta palla centralmente e allarga sul neoentrato Elmas, il quale rientra sul sinistro e calcia sul primo palo, sorprendendo Szczesny dopo la deviazione beffarda di Alex Sandro.
Al fischio finale è tripudio Napoli, mentre Allegri entra in fretta e furia nel tunnel del Maradona con volto corrucciato. Tanti errori, tanta confusione, tanto rammarico: i sogni scudetto potrebbero svanire quest’oggi. E siamo solo alla 18esima giornata.