Massimiliano Allegri cerca di dare alla sua Juventus una fisionomia definita
CERTEZZE – La Juventus è reduce da un annata travagliata dopo il quarto posto ottenuto dalla gestione Andrea Pirlo. I risultati (Coppa Italia e Supercoppa) non sono stati soddisfacenti per una società abituata troppo bene grazie ai 9 scudetti consecutivi ottenuti. La società ha scelto di cambiare condottiero e di affidarsi nuovamente a Massimiliano Allegri, una garanzia di successo testimoniata dal suo primo mandato bianconero. Una delle problematiche riscontrate lo scorso anno è stata la mancanza di una struttura fissa di squadra: 52 formazioni diverse per 52 partite ufficiali. Per Max, questo scenario non deve accadere. Per farlo, si affiderà ai suoi totem, come ad esempio Leonardo Bonucci che con il tecnico livornese ha viaggiato sul ritmo delle 40 partite a stagione. Si affiderà alla duttilità e all’estro di Juan Cuadrado, vera e propria pedina ‘made in Allegri’ o a Federico Chiesa che ha dalla sua l’età e il ritmo per poterle giocare quasi tutte. Ronaldo non si può tenere fuori e al netto di stravolgimenti dell’ultim’ora dovrebbe restare alla Juve. Accanto a lui viene il bello: Dybala non è riuscito ad integrarsi bene a livello tattico con il portoghese. Ad Allegri il compito di assemblare questo ingranaggio finora difettoso.