Dusan Vlahovic impiega poco più di 30 secondo per timbrare il cartellino a Villarreal: nella ripresa però il pareggio degli spagnoli rimanda il verdetto a Torino
VILLARREAL – Dusan Vlahovic come un fulmine a ciel sereno: 33 secondi sono serviti all’attaccante serbo per mettere la sua firma nell’ottavo di finale in Champions League. Il centravanti bianconero indirizza subito la partita con un gol da grande bomber che sembra incanalare il match verso il binario preferito dalla Juventus: quello di lasciare il pallino del gioco ai padroni di casa e di ripartire in contropiede. Il piano tattico preparato da Allegri però non funziona: la squadra si abbassa troppo e il 3-5-2 preparato dal tecnico livornese diventa con il passare dei minuti sempre più un 5-3-2 con Cuadrado e De Sciglio mai pericolosi in fase offensiva. All’imbrunire del primo tempo, il Villarreal sfiora il gol in due occasioni con Lo Celso che scheggia la traversa e Danjuma che testa i riflessi di Szczesny. Nella ripresa la Juventus inizia meglio il match, ma col passare dei minuti il pallino del gioco torna in mano ai padroni di casa, e al 66′ la difesa vacilla definitivamente. La retroguardia bianconera si dimentica completamente Dani Parejo che imbucato perfettamente da Capoue, fredda il portiere polacco da pochi metri. Il pareggio sembra accontentare anche gli uomini di Emery che si limitano a controllare il match nel finale, mollando il piede dal piede dell’accelleratore: Rabiot dopo aver perso la marcatura di Parejo, rischia di farsi espellere con un intervento scriteriato su Chukwueze ma viene graziato dall’arbitro. Il match termina quindi 1-1 con le due squadre che si accontentano e oseranno di più nel match di ritorno dello Stadium in programma il 16 marzo.