Senza Cristiano Ronaldo la Juventus segna poco, sono 16 le reti in 12 giornate. Ma c’è un precedente che fa ben sperare.
GOL – Alla Juventus c’è un problema di prolificità. Sono 16 le reti messe a segno dai bianconeri in queste prime 12 giornate, meno di quante ne hanno realizzate squadre con obiettivi molto diversi da quelli dei ragazzi di Allegri, come Genoa, Sassuolo, Empoli e Bologna. Per non parlare delle prime della classe: il Napoli ha segnato 9 reti in più, il Milan 11 e l’Inter 13. La filosofia allegriana si è sempre concentrata sul prendere un gol in meno dell’avversario, ma anche su questo la situazione non è tranquilla, con 15 reti subite a fronte, ad esempio, delle 4 dei partenopei. C’è, comunque, un precedente che fa ben sperare: stagione 2015/16, alla dodicesima giornata i gol realizzati dalla Juventus erano esattamente quelli di quest’anno, ed era in procinto di partire la rimonta che avrebbe portato lo Scudetto a Torino. Anche allora, la coppia d’attacco era formata da Dybala e Morata. Proprio lo spagnolo, che sta vivendo un momento di flessione, è chiamato a risollevarsi per guidare l’attacco bianconero, ma non solo lui: Allegri ha sempre sostenuto che per compensare la partenza di CR7 tutti avrebbero dovuto segnare di più. Certo, il modo di giocare fin qui non aiuta: i bianconeri faticano anche a creare occasioni da gol. Fin qui, i tiri in porta sono stati 50: per rendere l’idea, con Sarri erano stati 80 e con Pirlo 67. Giusto non prenderle ma, per vincere, bisogna segnare anche un gol in più dell’avversario.