La posizione di Gravina, eletto nell’esecutivo Uefa con 53 voti su 55, riguardo alla Superlega
LA SITUAZIONE – Dopo il ritiro delle inglesi, la Superliga si è sfaldata ancor prima di cominciare: decisivo il no secco di politici, addetti ai lavori e tifosi. A questo punto Gravina è stato molto chiaro con i club italiani dissidenti, affermando che chi non si iscrive alle competizioni internazionali della Uefa, non parteciperà alla Serie A. Lunedì prossimo il presidente della Figc proporrà al Consiglio federale di mettere per iscritto il rapporto indissolubile tra Uefa e federazioni nazionali, in modo da escludere qualunque possibilità di partecipare a tornei come la Superlega. Le altre 55 federazioni sono pronte ad agire allo stesso modo. Tutto il mondo del calcio quindi si è schierato compattamente in difesa dello stato delle cose attuale, evitando la deriva americana con tre o quattro tempi, magari tempo effettivo, vendita di diritti per highlights e minuti finali. Ed ecco che i ribelli sono costretti a tornare sui loro passi.