GdS- Il quotidiano rosa punta il faro su un’aspetto felice e roseo dei bianconeri, nonostante il pareggio dal sapore amaro contro l’Atalanta. Motivo di felicità per il mister Pirlo sono tre giocatori: Bentancur, McKennie e Federico Chiesa.
Tre nomi, tre modi di giocare, tre ruoli, tre motivi per essere felici di averli visti giocare contro i bergamaschi. Ognuno di loro a modo suo ha dimostrato un passo in avanti importantissimo, in primis per loro, ed in secondo luogo per il rendimento della squadra.
FEDERICO CHIESA- Il suo primo gol bianconero in Serie A è un vero gioiello. A dirla tutta nel match contro l’Atalanta c’è forse la miglior gara in bianconero dell’ex viola.
La rete è tutta qualità balistica e di dribbling del figlio d’arte. Senza dimenticare anche il rigore guadagnato, figlio di caparbia e tenacia, che a Firenze l’hanno reso un vero e proprio lottatore su ogni pallone.
Insomma un Federico Chiesa così non può che fare comodo a Pirlo ed alla Juventus. Meno legato agli schemi e più libero di dare sfogo a tutto se stesso, con o senza palla.
RODRIGO BENTANCUR- Altro motivo di elogio ed esultanza per Andrea Pirlo è sicuramente l’uruguaiano. Se a Parma dovesse partire titolare, sarebbe la quarta gara consecutiva da titolare, cosa molto ardua in un reparto di mezzo sempre a caccia di certezza.
Contro i neroazzurri, Bentancur ha fatto vedere una delle sue prime versione dal suo arrivo a Torino tre anni fa. Giocatore che tiene corta la squadra, incontrista, arrembante, recuperatore di palla, all’occorrenza assist man.
Più passano le gare, più Bentancur sembra una certezza nel centrocampo bianconero, con più consapevolezza di ciò che fa, sempre maggior fluidità nel farlo.
MCKENNIE- Infine il texano. Già da inizio stagione si era capito non fosse arrivato a Torino per fare la comparsa. La settimana d’oro con gol al Toro ed al Barcellona, prosegue con una buona prestazione contro gli atalantini.
Ogni match si scopre qualche caratteristica in più del camaleontico centrocampista U.S.A. Una volta è in mezzo a fare la buona e vecchia ‘legna’, la volta successiva gioca a ridosso degli attaccanti. Ancora tanto c’è da scoprire sul suo conto, intanto Pirlo se lo gode sotto tutte le sue forme.