L’ombra di Max Allegri si addensa sempre di più su Andrea Pirlo, ma anche i dirigenti rischiano la poltrona. Intanto Elkann ha fatto sentire la vicinanza alla squadra
NUOVO CICLO – In casa Juventus si respira aria di rifondazione. Una rifondazione che potrebbe passare per una vera e propria epurazione. John Elkann, patron di EXOR, si è recato alla Continassa nella giornata di ieri per far sentire la vicinanza alla squadra di Andrea Pirlo, impegnata nella lotta per la qualificazione in Champions League: i fondi della qualificazione servono come il pane. Seppur difeso a spada tratta per tutto l’arco della stagione, mister Pirlo non può non essere messo in discussione, anche perché i rumors che vorrebbero Massimiliano Allegri in bianconero sono sempre più insistenti. Il tecnico livornese è a Torino per seguire gli allenamenti del figlio Giorgio, ma chissà se un Allegri-bis sia il vero motivo della sua presenza nel capoluogo piemontese. Di certo c’è la frattura tra lui e la coppia Nedved–Paratici: furono loro due a decidere di non andare avanti con Max e scegliere un nuovo profilo. Per questo motivo Paratici (tentato da sirene inglesi) ed il ceco potrebbero non essere più in dirigenza, al pari del presidente Andrea Agnelli. La frattura tra di lui e la UEFA ha compromesso in modo significativo i rapporti tra la Juventus e l’organo massimo del calcio europeo: serve un volto nuovo per cercare di ricucire quel rapporto. Ed è in questo scenario che spunta il nome di Alessandro Nasi, cugino di Andrea Agnelli. E’ lui il candidato numero 1 alla presidenza.