Mister Allegri scende in campo convinto di poter fare la differenza, nonostante le numerose assenze in campo: la parola chiave? Vittoria
CAMBIO DI MENTALITÀ – Dopo cinque anni passati alla Juventus, alla fine Massimiliano Allegri rimane Massimiliano Allegri. Più che un allenatore, uno psicologo, un ideologo, comunicatore, polemista quando serve. E la gara con il Napoli, viste le enormi defezioni, richiede tutte queste caratteristiche. I grandi vuoti lasciati dai sudamericani (Dybala, Alex Sandro, Danilo e Bentancur) si faranno sentire in mezzo al campo. Insieme a loro, anche un Federico Chiesa rientrato non al meglio dalle gare disputate con la Nazionale. Ma nessun problema, ci pensa Max. “Abbiamo la formazione ideale per giocare contro il Napoli. Sono sereno“, le sue parole durante la conferenza stampa. “Tutto questo non deve creare alibi. Ci sono ragazzi che hanno giocato poco e sono in buona condizione“. Entra in gioco la parte dello psicologo, in grado di iniettare una buona dose di fiducia. E a proposito di Kean…: “McKennie giocherà sicuramente, vediamo in che posizione. Moise? E’ giovane, ha fatto diversi gol, lo abbiamo voluto. E sarebbe arrivato comunque, a prescindere da Ronaldo“. La partita non si auspica a favore dei bianconeri, ma qualora dovesse succedere l’impensabile, oltre ai 3 punti, Allegri potrebbe tornare con lo scintillio di una nuova Juventus.