L’allenatore bresciano costretto all’impresa alla sua prima stagione da allenatore, sulle orme di Max Allegri
IL PRECEDENTE – “Fa molto piacere, se devo vincere quello che ha vinto lui“. Pirlo rispose così alla domanda su una sua ‘Allegrizzazione’. L’allenatore della vecchia signora, per potersi ‘allegrizzare’, ha bisogno dell’impresa. Gli otto punti di distacco che lo separano dalla vetta occupata dall’Inter (la Juve ha una partita in meno) sembrano un ostacolo veramente difficile da abbattere. Ma la Juventus targata Allegri fece un’impresa di difficoltà doppia. Alla decima giornata si trovava al dodicesimo posto, complice un inizio di stagione che dire drammatico è dire poco. Ma la cavalcata di quella Juventus, che aveva giocatori presenti ancora oggi nell’organico, cominciò proprio da lì la scalata che la portò a scavalcare il Napoli quasi al fotofinish. Per raggiungere il decimo scudetto consecutivo, serve questo tipo di impresa. Un’impresa da DNA Juve.