La Dea con il miglior attacco va a caccia della storia contro CR7 capocannoniere
REGGIO EMILIA – Molto più che una finale di Coppa Italia. 90 minuti che ci diranno molto riguardo al futuro di entrambe le squadre. Una partita molto ma molto delicata, dove le emozioni sicuramente non mancheranno. Da una parte una Juventus reduce da un’annata molto deludente, che con la vittoria della quattordicesima Coppa Italia della sua storia. Ma soprattutto con ancora la qualificazione in Champions League da conquistare, ha la possibilità di rendere meno amaro questo finale di stagione. Le aspettative per i bianconeri erano ben diverse ma a volte bisogna sapersi accontentare. Per l’Atalanta invece la possibilità di sollevare questo trofeo per la seconda volta, di chiudere in bellezza un’altra annata a dir poco fantastica. Ma soprattutto di vendicarsi sul campo riguardo alle parole rilasciate da Andrea Agnelli, che crearono non poco scalpore: “Ma è giusto che l’Atalanta, senza storia, entri subito in Champions?“. Questa la domanda provocatoria posta dal numero 1 della Vecchia Signora. La vendetta è un piatto che va servito lentamente. A Reggio Emilia i bergamaschi sono pronti a restituire quanto dovuto ai campioni d’Italia uscenti. E con gli interessi
FESTIVAL DEL GOL – Il maestro Pirlo non è riuscito a farsi amare dai suoi allievi, troppi esperimenti, troppi cambi di formazione ma in primis troppa confusione. Una Juve che spesso e volentieri entrava in campo senza avere un’idea minima di gioco. Un’ Atalanta che dal canto suo, sotto le attente indicazioni di Gasperini, ha dato vita ad un progetto che si sta rivelando funzionale. Il fatto che ancora una volta, come rende noto la Gazzetta dello Sport, i bergamaschi chiuderanno la stagione con il miglior attacco del campionato, vorrà pur dire qualcosa. Al momento ha toccato quota 90, ma domenica contro il Milan potrà aumentare ulteriormente il bottino. Da queste parti, la Coppa Italia del ‘63 aspetta compagnia da 21.171 giorni. Non sarà facile. Nonostante i bookmaker e quanto detto, in una partita secca, la Juve, per esperienza e qualità individuale, è attrezzatissima. Basti pensare alla Supercoppa del 20 gennaio che si disputò proprio al Mapei Stadium. Quando grazie a Ronaldo e Morata, i bianconeri piegarono il Napoli di Gattuso. CR7, capocannoniere della Serie A con 29 gol, vuole mettere le mani anche su questo trofeo, che da quando è arrivato in Italia, non ha ancora vinto. Ma ci deve sempre essere una prima volta. Una promessa di spettacolo i 4.300 spettatori che tiferanno in tribuna e cominceranno a toglierci dalla pelle tutto il silenzio gelido che ci è piovuto addosso in questi mesi. Grazie alla deroga del coprifuoco inoltre, potranno rimanere sugli spalti anche in caso in cui si dovesse andare ai rigori. Dulcis in fundo, Buffon vuole chiudere la sua carriera, la sua storia bianconera, sollevando l’ennesimo trofeo. Un modo molto romantico per dare l’addio definitivo al calcio.