Palla alla Juve, da lunedì
TORINO – Certo è stata una stagione durante la quale sono stati compiuti diversi errori. Però dati alla mano, la bacheca della Juventus si è arricchita con altri due trofei. La Supercoppa vinta contro il Napoli a gennaio e la Coppa Italia conquistata non più di due giorni fa contro l’Atalanta. Secondo titolo per Andrea Pirlo, alla sua prima esperienza di allenatore. La vittoria di Reggio Emilia, come rende noto l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha riacceso la possibilità che il tecnico bresciano possa essere riconfermato sulla panchina bianconera anche la prossima stagione. Difficile ma non impossibile. A tal proposito, ecco le sue parole al termine del successo contro la Dea:
“Sì, io mi confermerei ma decide la società. Ci terrei tantissimo a restare, amo il calcio e questa società, amo allenare. Sono contento di quello che ho fatto. C’è ancora una partita fondamentale, poi tireremo le somme“
TAVOLO DA POKER – Pirlo non sa se sarà ancora seduto in panchina tra qualche mese. Il suo futuro è in mano alla società. Andrea Agnelli, con Jhon Elkann molto vicino alla squadra in questo finale di stagione, ha deciso di rinviare la questione al termine del campionato. Quando madama saprà se parteciperà alla prossima Champions League. Si presterà attenzione in merito a quello che succederà a Madrid. Il patron del Real Florentino Perez non sembra intenzionato a mandar via Zinedine Zidane. Dal suo canto il tecnico francese, vorrebbe lasciare la panchina madridista per cercare altrove nuove avventure, magari proprio qui a Torino. In tal caso, il favorito ad accomodarsi sulla panchina dei blancos sarebbe Massimiliano Allegri. Ma anche qui, ogni discorso verrà ripreso tra qualche settimana.
GIOIA COLLETTIVA – Nel frattempo, Pirlo pensa a concludere il suo lavoro, presentandosi al giudizio finale con due trofei vinti ed un quarto posto in sacco. Il post-finale per tutta la Juve è stato uno strano mix di gioia e polemiche. Polemiche per le frasi di Gasperini sull’arbitraggio e per i complimenti non arrivati dagli altri club, ad eccezione del Pescara. Gioia per gli abbracci in campo, anche a Pirlo. Una scena nettamente diversa dallo scudetto di Sarri, festeggiato gelidamente dalla squadra. la festa di Buffon che saluta madama con l’ennesimo trofeo conquistato, la festa di Dybala che pure ha giocato poco, quella di Bonucci che ha chiesto di entrare nel finale. Tutti felici per una sera, ottimo biglietto da visita in occasione dell’ultimo fondamentale impegno di stagione. La trasferta di Bologna.