Le parole del presidente FIGC
POLEMICA – Ha fatto discutere la scelta di alcuni giocatori italiani nella partita di ieri tra Italia e Galles di non inginocchiarsi nei secondi precedenti al fischio d’inizio della gara. 6 giocatori su 11 sono rimasti in ginocchio come i gallesi, mentre gli altri 5 hanno soltanto battuto le mani. Nella primo post gara del nostro europeo, le parole di Bonucci avevano escluso un coinvolgimento diretto dei calciatori, dichiarando che si trattava solo di una ‘libera scelta delle federazioni‘. A questo proposito è intervenuto il presidente FIGC Gabriele Gravina, in modo da chiarire la questione una volta per tutte. Ecco le sue parole, riportate da Alfredo Pedullà:
“Massimo rispetto per tutte le forme di dimostrazione contro le discriminazioni. Chi ci conosce sa che abbiamo svolto tante iniziative contro ogni forma di discriminazione. Questo non può essere frutto di un’imposizione, ognuno assume le sue convinzioni attraverso le sensibilità più o meno tangibili. Coi ragazzi ne abbiamo parlato, sapevamo che il Galles lo avrebbe fatto ed era previsto nel protocollo gara. I ragazzi sono stati liberi di inginocchiarsi, oppure di applaudire come i tifosi.”