Confermata la vittoria a tavolino per la gara non disputata con il Napoli lo scorso 4 ottobre.
La pausa delle Nazionali arriva al momento giusto per rodare schemi e recuperare al massimo alcuni interpreti.
L’ha spuntata la Juventus. Ma non sul campo, anche perché l’ultima non è andata proprio secondo i piani per una zampata nel finale di un Caicedo che oramai ci ha preso decisamente gusto con i gol in zona Cesarini. No, è la netta stroncatura del ricorso intentato dal Napoli (QUI le motivazioni) che, mesto e bastonato, vede confermata la sconfitta per 3-0 a tavolino e si becca pure un punto di penalizzazione. Il protocollo è chiaro.
Tornando al calcio calciato, Pirlo ha tanto su cui lavorare. Dei progressi ci sono stati ma la sua creatura evidenzia sempre delle smagliature evidenti. Soprattutto là dietro. Nel finale di ogni gara la Juventus si deconcentra troppo. E non tutti gli avversari sono come il Ferencvaros che poco male se ammorbidisce il passivo, talvolta capita che, come domenica scorsa, dall’altra parte c’è un Caicedo e anziché tre i punti sono solo uno che ben poco serve alle ambizioni bianconere. La sosta è provvidenziale.
Pirlo sta ritrovando elementi di pregio a pieno servizio, da Cuadrado a Danilo fino a Dybala, al netto per quest’ultimo ancora di alcuni scivoloni, e al contempo stanno emergendo nuovi profili, come quello di Federico Chiesa che ha mostrato grande sincronia con Cristiano Ronaldo, indispensabile come non mai. Visto che c’è un nuovo, vero bomber in città, i problemi rimangono dalla mediana verso la porta di Szczesny considerato che McKennie sta sbocciando mentre Arthur è ancora In mente Dei. Tutta da ritrovare ancora invece la stabilità della difesa che tanto ha portato negli ultimi anni e che adesso tanto manca.