Il colloquio è durato un paio d’ore ciascuno
INDAGINI. Proseguono gli interrogatori, in Procura a Torino, in merito all’inchiesta Prisma, che vede indagati i vertici della Juventus per emissione di fatture per operazioni inesistenti e false fatturazioni per società quotate in borsa. Come riporta TuttoSport, nella giornata di ieri Bonucci, Chiellini e Cuadrado sono stati ascoltati per il cosiddetto filone degli stipendi congelati, riguardante il differimento di alcune mensilità concordato fra il club bianconero e i tesserati per far fronte alle difficoltà finanziarie dovute all’emergenza Covid. In particolare, è importante la posizione dei due centrali difensivi perché secondo i pm sarebbero stati loro i promotori della richiesta di differire i 4 stipendi (da marzo 2020, in piena pandemia a campionato fermo) a cui i calciatori della Juventus avrebbero formalmente rinunciato, anche se secondo la Procura almeno 3 di queste 4 mensilità sarebbero state versate ai calciatori negli anni successivi (2021-22, secondo scritture private). I giocatori bianconeri, pertanto, avrebbero confermato la tesi dei pm, ovvero che l’accordo per il taglio e la restituzione siano avvenuti in simultanea. Ora toccherà al consulente economico Enrico Stasi analizzare tutto il materiale acquisito nelle tre perquisizioni e compararlo con i bilanci della Juventus, per appurare che se ci sono state delle irregolarità.