Dopo mesi di attesa e veleni arriva Juventus – Napoli, recupero del match rinviato nell’Ottobre scorso valido per la terza giornata del campionato di Serie A. Chi avrebbe mai detto che sarebbe stato il crocevia per la qualificazione alla prossima Champions della Juventus?
TORINO – “Non è decisiva” ha detto Andrea Pirlo durante canonica conferenza alla vigilia di Juventus – Napoli. Probabilmente vero, se si pensa che, a 10 gare dalla fine, la lotta ai posti Champions è più aperta che mai e tutto potrebbe ancora succedere. Eppure, la sensazione che aleggia su Juventus – Napoli è quella da “dentro-fuori”, senza esclusioni di colpi. Più psicologicamente che non per la legge della matematica. Una sconfitta nella gara di stasera cambierebbe tutto. Per Pirlo, e soprattutto per la Juventus. Lo scorso Ottobre – quando la Asl di Napoli per motivi di sicurezza in relazione all’emergenza sanitaria da Coronavirus ha impedito ai partenopei la trasferta torinese impedendo, di fatto, lo svolgimento del match – tutto ci si sarebbe aspettato, meno che trovare azzurri e bianconeri appaiati al quarto e quinto posto in classifica, a quota 56 punti ciascuno. Lì a combattere punto per punto per un posto in Champions League. Segno di una annata per entrambe in chiaroscuro, tra delusioni, infortuni, veleni, polemiche e piazze impazienti. Se gli uomini di Gattuso sembrano però essersi rimessi in carreggiata ed essere arrivati in buono stato al grande appuntamento, il fato beffardo ha voluto che la Juventus affrontasse il fantasma dei rivali proprio nel momento peggiore della propria annata. I passi falsi contro Benevento e Torino pesano come macigni su classifica e autostima, ma soprattutto gettano grosse ombre sul futuro di Pirlo. E’ la gara peggiore nel momento peggiore, insomma. Una sconfitta metterebbe incredibilmente in salita il discorso qualificazione Champions. A gettare dubbi sulla panchina di Pirlo, invece, ci ha pensato la Juventus stessa prima ancora che il campo possa aver dato un verdetto definitivo, con un altro “faccia a faccia”. Un incontro certamente scomodo. Quello tra Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri. Sebbene Pirlo si sia detto tranquillo, e se anche di incontro tra amici si fosse trattato, viene difficile non pensare alla recente ricomparsa del tecnico dei 5 scudetti come ad una presenza quanto meno ingombrante. “Dovrò dimostrare di saper essere l’allenatore del futuro” ha detto Pirlo. La commissione si è già radunata in attesa dell’esame.