LE DICHIARAZIONI – Intervistato ai microfoni del “Corriere della Sera“, Roberto Mancini parla in vista dell’inizio dei Mondiali in Qatar. Di seguito, le proprie affermazioni.
Sul Mondiale:
“Vogliamo andare al prossimo campionato del mondo, tra 4 anni e magari vincerlo. Sono rimasto perché voglio prendermi una rivincita, ma adesso non possiamo allungare così tanto lo sguardo. Il Mondiale del 2026 è troppo lontano. Pensiamo alle finali di Nations League che non vanno sottovalutate e alle qualificazioni all’Europeo 2024 in cui vogliamo difendere bene il titolo”
È maggiore la gioia dell’Europeo vinto o la delusione per il Mondiale?
“Prevale la delusione, che è forte e non mi abbandona mai. Magari tra quattro anni, quando il Mondiale ce lo potremo riprendere, questo senso di vuoto passerà. Ora è così. E lo sa perché fa tanto male? Perché dovremo aspettare prima di cancellare la macchia. Sento la stessa delusione che ho provato quando con la Sampdoria ho perso la finale di Champions: sapevo che non l’avrei rigiocata”
Sul ripescaggio:
“Non ci ho mai creduto, ma secondo me i Campioni d’Europa e di tutti i continenti dovrebbero essere ammesse ai Mondiali per diritto. Lo dico nell’interesse del calcio e dello stesso torneo. Così come dovrebbe essere certo di poter partecipare chi ha vinto l’edizione precedente: prima era così, adesso non più. Non sempre il calcio prende decisioni giuste per se stesso”
Su Pafundi:
“Se uno è bravo a quell’età può giocare in A. L’ho fatto io, lo può fare Pafundi che ha qualità enormi: certo, deve essere serio e non perdersi per strada. I giovani crescono se giocano, ma soprattutto se vanno in squadre di vertice che fanno la Champions. Perché così alzano l’asticella e imparano a non accontentarsi”