L’Eco dell’impresa del Camp Nou continua a riecheggiare in casa Juventus, e non potrebbe essere altrimenti vista la prestazione strepitosa che ha letteralmente schiacciato il Barcellona, forse la squadra più forte di sempre. È vero, i blaugrana hanno cambiato tanto e senza un Messi in giornata non sono letali come una volta, ma quello su cui è importante soffermarsi è come la Juve di martedì sia trasformata. La bella cugina di quella vista finora, una signora squadra dal calcio giovane, moderno, europeo proprio come la “coppa dalle grandi orecchie”. Questa, proprio come ha detto Alex Del Piero, “è stata una vittoria di gruppo, di squadra e bisogna darne merito ancora di più a Pirlo” (vedi articolo). Che siano vere le voci che parlano di un confronto nell’intervallo del derby, nello spogliatoio, con i senatori che hanno espresso il concetto: “Siamo la Juventus, la squadra che ha vinto gli ultimi nove campionati, vestire questa maglia non significa automaticamente vincere, ma impone il massimo impegno per chi la veste”, o che sia finalmente entrata in moto la macchina Pirlo, una cosa è certa: se la partita della svolta esiste, allora signori ce la siamo appena “goduta”.
Dunque il bello dovrebbe iniziare adesso, infatti, nemmeno il tempo di esultare per il Tris che il tecnico ha fissato un allenamento di scarico nella giornata di ieri; concedendo oggi un giorno di riposo. Si tornerà al training Center domani, proprio per preparare la trasferta di domenica in campionato a Marassi, ore 18.00, contro il Genoa. D’altronde il sorriso di Pirlo sul 3-0 ha detto molto, se non tutto… le cose iniziano a girare, la musica si alza ed è tempo di ballare. Da ora niente più chiacchiere, perché oltre ai decibel si alzano anche le aspettative, ma la Juventus può decidere la stagione consapevole di essere all’altezza di potenze come il Barcellona, e questo è lo stile Juve. Per la cronaca, visto che si parla di stile e di ex-Barcellona, la rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia, Giuliana Grego Bolli e la professoressa Stefania Spina, ieri mattina davanti al gip nell’ambito del procedimento legato all’esame farsa di Luis Suarez, si sono avvalse della facoltà di non rispondere; oggi sarà il turno del direttore generale dell’Università per Stranieri di Perugia, Simone Olivieri e del docente Lorenzo Rocca.
Come in questo caso, poche parole… contano i fatti, proprio come dalla prossima partita. Il Genoa non è il Barcellona, ma può essere decisamente peggio. Servirà una partita da grande squadra, consapevoli che le big si nutrono della propria superiorità su tutti i fronti.