GENOVA – Continua. È questa la sensazione che la Juventus lascia al termine del match contro il Genoa. Qualcosa sembra essere cambiato in casa bianconera. Più certezze, meno altalene. Una Juventus rigenerata dall’ultima settimana e dalla splendida vittoria di Barcellona.
QUESTIONE DI ATTEGGIAMENTO – Che la musica sia cambiata lo si capisce subito. Pronti, via e i bianconeri dimostrano di aver fatto tesoro della prova del Camp Nou. Possesso palla, pressing, tante occasioni. Nei primi 45′ manca solo il gol, merito anche dell’ottima prova della difesa del Genoa, ordinata e ben posizionata sui tentativi di sfondamento bianconeri. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo, pochi spazi e tanta Juventus. Fin quando al 57′ si accende Paulo Dybala.
TORNA LA JOYA – La rete dell’argentino è liberatoria. Nell’abbraccio di Pirlo e dei compagni c’è tutta la felicità di essersi tolto un macigno dalle spalle. E a giudicare dal piglio diverso con cui ha continuato a giocare dopo la prima rete stagionale in campionato, la sua stagione è finalmente iniziata. Un ritorno indispensabile per la Juventus. Era l’uomo più atteso, e la fiducia di Pirlo è stata ripagata.
RIGORE – Le belle notizia per Pirlo non finiscono qua. Il gol di Sturaro pochi minuti dopo il vantaggio bianconero sembrava il preludio al ritorno di vecchi fantasmi. E invece ecco la “vera” Juventus. Una Juventus determinata, ordinata, aggressiva nel portare avanti un lento e costate lavoro ai fianchi della difesa rossoblu. Rigorosa…e non solo per i due tiri dal dischetto che hanno decretato il 3 a 1 finale.
CR7 – La chiusura non può che essere dedicato a Ronaldo. Cecchino infallibile dal dischetto. C’è tanto della sua personalità in questa vittoria. “Centrale di nuovo?” gli ha chiesto Perin sul secondo tiro dal dischetto. Lui non ha fatto una piega. Centrale. Dritto. Come anche la nuova Juventus.