Federico Chiesa decide la gara con la rete che gli vale anche il premio di MVP della serata. Ma l’impostazione tattica del tecnico livornese è altrettanto decisiva.
TRIONFO – La notte di Champions League vale il rilancio della Juventus in cima al girone H a punteggio pieno. I campioni d’Europa, pur padroni del palleggio, cozzano contro il fortino bianconero e rischiano di subire in contropiede. Max Allegri ha pianificato una squadra compatta con nessun riferimento offensivo. La scelta di Bernardeschi ha stupito tutti ai nastri di partenza ma si è rivelata vincente. Così La Stampa ha commentato l’idea tattica dell’allenatore della Juventus:
“Trionfa la filosofia di Allegri, quel pragmatismo che fa storcere il naso agli esteti, ma il capolavoro dell’allenatore è soprattutto tattico. È la distinta consegnata all’arbitro Gil Manzano a svelare «la roba strana» che gli frullava in testa: nessun centravanti, nessun riferimento offensivo, Bernardeschi falso nueve tra Chiesa e Cuadrado, i due azzurri che scambiano la posizione e il colombiano che oscilla allungano la linea di centrocampo. Calcio liquido, parafrasando Pirlo, perché anche la difesa, a sorpresa senza Chiellini, sontuosa con l’asse Bonucci-De Ligt, è mobilissima”