Molti i punti interrogativi, sull’aspetto societario e non, della Juventus. Tra la panchina di Pirlo che traballa e un rinforzo a centrocampo richiesto da tutti, Fabio Paratici mette i puntini sulle i
I CONTI – Nel pre partita contro il Napoli, Fabio Paratici sembra volersi togliere qualche sassolino dalla scarpa riguardo alcuni nodi legati alla gestione della panchina. Molti i temi trattati dal ds bianconero, alcuni scoppiati dopo la sconfitta con il Benevento e il pareggio contro il Torino. Una situazione che preoccupa è proprio l’aspetto societario che, di fronte a questa stagione deludente, non sembra più all’altezza di poter guidare la Juventus: “Noi ci mettiamo sempre in discussione, anche quando vinciamo” afferma Paratici che continua: “l nostro metodo di lavoro da dieci anni. Faremo le nostre valutazioni a fine stagione, insieme con Pirlo. Questa è un’anata strana, più difficile da valutare rispetto alle altre: dobbiamo tutti metterci in discussione, ma fare valutazioni lucide e corrette sui singoli giocatori“. E se la Vecchia Signora non riuscisse a qualificarsi in Champions League?: “Se non centrassimo il quarto posto? E’ una non-ipotesi. Dobbiamo pensare positivo“. Si passa poi a un tema importante, soprattutto in ottica futura, il calciomercato: “Rinforzi a centrocampo? Penso che i giocatori in questa rosa siano bravi e competitivi, anche a centrocampo. Rabiot è titolare nella Francia, Arthur ha vinto una Copa America, Bentancur ha giocato gare di grande livello, McKennie è una delle rivelazione del nostro campionato“. Infine, la differenza quest’anno fra Juve e Inter: “Sono partiti con lo stesso tecnico e con un sistema di gioco ben radicato. Conosciamo bene Conte, fa dell’organizzazione di gioco uno dei suoi punti di forza. Noi abbiamo cambiato, non abbiamo fatto precampionato e questo ha portato qualche passaggio a vuoto. Ci vuole un po’ di tempo: abbiamo giocato 18 partite in un mese e mezzo a gennaio“. A riportarlo è Tuttosport.