Una boccata d’aria fresca, quello che ci voleva dopo la delusione di Oporto, quello che serviva per rimettersi subito in piedi ed oltrepassare le difficoltà (più che altro fisiologiche). Senza dimenticarsi che tutto è possibile quando in squadra c’è un certo Cristiano Ronaldo!
Se in casa Juventus è tornato ossigeno, il merito in gran parte è di quel fenomeno con il sette sulla maglia. Da solo si è caricato tutta la squadra e le rispettive preoccupazioni sulle spalle, per poi asfaltare il Crotone. Prima di lunedì l’attaccante era a secco da tre gare (prima volta in questa stagione), ma come Ronaldo è tornato al gol, come il vento è cambiato per la Juve, che è tornata a vincere e sorridere. Forse adesso più serena e tranquilla in vista del 9 marzo, data del ritorno di Champions League contro il Porto. Prima, però, c’è la partita di sabato a Verona contro l’Hellas, altrettanto importante per tenere il passo in campionato.
Ma quando in squadra si ha un talento come CR7 niente deve far paura. Con la nona doppietta in stagione, è tornato in testa alla classifica marcatori di Serie A e, cosa ancora più importante, a solo due gol da Pelé nella classifica dei marcatori di tutti i tempi della storia del calcio. 765 reti in carriera, semplicemente una leggenda, capace di segnare in ogni modo (in quest’ultimo caso due volte di testa) e in ogni momento. La fame e la sua voglia di non fermarsi mai, di migliorarsi sempre, di non arrendersi… questo è ciò a cui deve ambire la Juve di Pirlo. Un parallelismo banale ma veritierio, perché Cristiano Ronaldo non può, bensì deve essere imprescindibile per la Juventus, lo deve essere a 360º, anche quando non gioca. Ad una squadra giovane (compreso l’allenatore) serve una guida capace di tracciare la strada, una certezza non solo tecnica ma anche mentale.
La bussola Ronaldo, per non perdere mai la giusta via, quella diretta al successo. La Juventus non ha scelto CR7 a caso, come C. Ronaldo non ha scelto i bianconeri senza ragione. Tutto è ancora possibile, i traguardi della stagione sono ancora a portata di mano, niente è compromesso dalla matematica. Ma adesso i numeri li deve fare la Juve insieme al suo fenomeno.