Dopo aver assistito alla prova, a voler essere comprensivi, poco brillante della Juventus davanti ai propri tifosi, contro un ordinato, ma nulla di più, Benfica non possiamo che essere d’accordo con quanto diceva l’indimenticato Gino Bartali, l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare.
I tifosi bianconeri hanno assistito, impotenti, ad una partita dove i loro beniamini sono mancati in tutte le componenti che una squadra dal blasone della Juventus deve avere nel proprio DNA; è mancata la voglia di vincere in primis, giocatori statici nelle loro posizioni, in attesa di ricevere il pallone tra i piedi, difesa poco reattiva e svogliata, passaggi sbagliati, una squadra che mi è sembrata bloccata mentalmente, incapace di adattarsi ad un avversario tecnico e dinamico alla ricerca del passaggio smarcante a ridosso dell’area di rigore, e molto attenti nella tattica del fuorigioco.
I bianconeri erano posizionati distanti in campo, e questo rendeva i passaggi lunghi e prevedibili, se nel calcio non cerchi di smarcarti o di saltare l’uomo, difficilmente trovi la via del gol.
Nel secondo tempo c’e’ stato un lieve miglioramento, soprattutto per le occasioni da gol create, ma i portoghesi non sono mai andati in affanno, anzi hanno anche realizzato la rete del 2 a 0, che di fatto ha certificato la crisi della Juventus, una situazione che pone la Società di fronte ad una difficile scelta: continuare con Motta in panchina, per non buttare all’aria le aspettative di una stagione che doveva essere quella del ritorno a competere, almeno in Italia, per il titolo che manca dalla stagione 2019-2020, quella con Sarri in panchina ed un organico di assoluto valore? Oppure puntare su un allenatore che rilanci la squadra da un punto di vista motivazionale e le garantisca l’ingresso nella prossima Champions, cercando di salvare la stagione vincendo la Coppa Italia?
Dopo la prova di questa sera verrebbe da puntare sulla seconda ipotesi, ma il rischio è quello di dover scegliere in fretta, con una oggettiva carenza di allenatori di qualità. La storia della Juventus ci ricorda che l’allenatore non si cambia in corsa, ed allora Mister Motta deve operare un cambio di mentalità, l’organico a sua disposizione è di ottimo livello, bisogna però puntare su di un gruppo e dargli fiducia fino a fine campionato, senza proporre troppi stravolgimenti, soprattutto a partita in corso.
In questo post partita verrebbe da pensare ad una difesa più reattiva nell’adattarsi alla squadra avversaria, impostare un centrocampo che proponga più gioco cercando la verticalizzazione anche a rischio di esporsi alla ripartenza avversaria, ed evitare i passaggi che ti lasciano sul posto e non ti fanno prendere campo, oggi se ne sono visti troppi, soprattutto in difesa, ed infine sfruttare per le loro caratteristiche gli attaccanti presenti in rosa, soprattutto il nuovo acquisto di Kolo Muani (oggi non disponibile) che ha dimostrato di essere davvero un eccellente finalizzatore.