Le parole di Dusan Vlahovic durante la conferenza stampa di presentazione.
DICHIARAZIONI – Dusan Vlahovic è il fiore all’occhiello di questa nuova Juventus. Il bomber serbo, arrivato in bianconero dopo una trattativa condotta con pazienza e intelligenza dalla dirigenza juventina, si è già presentato nelle scorse ai suoi nuovi tifosi. Queste le sue parole nel corso della conferenza stampa di questa mattina andata in onda su Dazn:
Sul suo passato:
“Vorrei ringraziare la Fiorentina, tutti i miei compagni, tutto lo staff, tutta la dirgenza… dal primo all’ultimo. Vorrei rivolgere un grazie anche a tutti coloro che mi sono stati vicini in questi ultmi anni, in particolare penso al mister Cesare Prandelli che ha fatto tantissime cose per me. Voglio ringraziare la città di Firenze, che mi ha accolto sin da quando ero un ragazzino e che mi ha aiutato a crescere. Un grazie anche a tutti i tifosi viola che, nel bene e nel male, mi hanno dato una grande mano”.
Sulla nuova avventura con la Juve:
“Voglio ringraziare il Presidente della Juve e tutte le persone che mi hanno portato qui. Si parlava tanto di offerte di squadre estere, ma la scelta è stata facile. Nel DNA della Juve c’è la voglia di non mollare mai e andare sempre fino alla fine. Tutto ciò fa parte anche della mia personalità”
Sul numero di maglia:
“Non rappresenta nulla per me. Alla Juve tutti i numeri sono importanti. Ho fatto questa scelta solamente perchè era il numero disponibile più vicino al nove”
Gli obiettivi con la maglia della Juve:
“Voglio ambientarmi il prima possibile negli schemi del mister. Conoscere tutti i compagni e creare con loro un rapporto di amicizia, anche qualcoasa di più. Questa cosa è importante per lo spogliatoio, per cercare di ambire a traguardi importanti. So che questa maglia pesa perchè indossata da Cristiano Ronaldo, ma io qui voglio raggiungere con la sqaudra gli obiettivi. Il numero di maglia non conta. E’ importante come scendiamo in campo, allenarmi, aiutare i compagni e vincere”.
Cosa affascina della Juve:
“La Juventus è il club più grande in Italia. Sono molto felice di essere qui. Come ho già detto, mi affascina quella volgia di non mollare mai, di cercare sempre di raggiungere obiettivi più alti”.
Sull’allenamento individuale:
“Oggi il calcio è ad un livello dopo ogni dettaglio fa la differenza. Per queto motivo, ho iniziato ad allenarmi individualemnte per cercare di migliorare mentalemente e fisicamente. Il calcio è sempre nei miei pensieri”.
Su Chiesa:
“Ho sentito Federico e come già sapete abbiamo un bellissimo raporto. Mi dispiace per l’infortunio, ma non vedo l’ora di scendere in campo insieme a lui e con tutti gli altri compagni”.
Sul debutto:
“Sono pronto e non vedo l’ora di provare questa grande emozione. Il mister deciderà”.
Sulle responsabilità:
“Io sono qui alla Juve e la Juve non apsetta nessuno. Quindi devo farmi trovare pronto. Devo inserirmi velocemnte negli schemi del mister e nel gruppo. Qui conta vincere!”
Un modello di ispirazione:
“Ora penso che sia il momento di pensare solo al mio percorso e fare di tutto per diventare un grande giocatore. Penso che con il lavoro duro posso arrivare a grandi livelli. Sono pronto a tutto. Non vorrei nominare nessun idolo, perchè comincio ad essere noioso quando parlo di queste cose”.
Su Allegri:
“Il mister decide come giocare. Io sono disposto a tutto: a difendere, attaccare e giocare come dice il mister. Non ho problemi e non ho preferenze. Sono disposto a qualsiasi sacrificio e non è importante come il mister vuole farmi giocare. L’unica cosa che conta è la squadra e che la Juve vince”.
Su Dybala:
“Si tratta di un grandissimo giocatore e, per quanto riguarda un’eventuale coppia con lui in attacco sarà il mister a decidere. Non l’ho ancora incntrato visto che è in Nazionale, ma non vedo l’ora di conoscerlo”.
Sulla notorietà dopo l’arrivo alla Juve:
“Sono ancora giovane e forse non mi rendo conto di quello che mi sta succendendo. Sapere che ci sono bambini per i quali io sono un idolo, mi fa tanto piacere e mi sembra assurdo. Sto vivendo grandi emozioni, ma ora devo comportarmi in modo esemplare e fare sempre del mio meglio”.
Sull’importanza della squadra:
“Non c’è un giocatore che possa risolvere da solo i problemi di una squadra. Sono tutti insieme si può migliorare e tornare a vincere”
Sulla ricerca della casa:
“Sto cercando una casa, ma non sarà quella in cui abitava Cristiano Ronaldo. Devo essere umile e queste cose non mi interessano. Ho voglia di campo”.
Le utlime parole:
“Voglio ringraziare tutti i tifosi della Juventus per l’accolgienza e non vedo l’ora di scendere in campo con tutto lo stadio pieno. Un pensiero alla mia famiglia, ai miei agenti e a tutta le gente che mi ha supportato. Un grazie speciale al mio primo allenatore ai tempi del Partizan Ivan Tomic. Grazie a tutti”.