JUVENTUS-FIORENTINA- 22 Dicembre 2020, cronaca di una giornata nera per la Juventus. Racconto di un incubo che fa chiudere l’anno ai bianconeri col sapore amaro e tanto a cui pensare.
Una prima notizia di giornata è stata l’apertura di un’inchiesta della FIGC sulla presunta blasfemia di Buffon durante il match contro il Parma. Avvenimento che non più di tanto ha scosso la Juve, ma va comunque aggiunto in una giornata da dimenticare.
Poi nel pomeriggio tardi, a ridosso della sfida contro la Fiorentina, la notizia del ricorso accettato del Napoli. La partita si ripete, tre punti levati alla Juventus.
La dirigenza nel prepartita non si sbilancia, e mantiene un profilo di indifferenza, tenuto anche nel corso di tutta la vicenda, e di apparente calma. Facile pensare quanto in realtà tutto questo abbia scosso ed innervosito l’ambiente.
Poi il campo. Un disastro o quasi. La Juventus tradita dal suo maestro Pirlo e dal senatore Bonucci. Prima sconfitta stagionale, roboante, altri tre punti che se ne vanno. Già sta sera, la Juventus potrebbe trovarsi a meno 10 o 9 dalla capolista, o Milan o Inter, e addirittura sorpassata da Roma, Napoli e Sassuolo. Un deludente 7° posto in classifica ed un anno chiuso malissimo.
SCUDETTO- Il pensiero vola subito al decimo scudetto di fila, che se non è andato poco ci manca. In realtà sono tantissime le partite da giocare, ma la sensazione è che una Juventus così non possa farcela, anche se le altre dovessero mollare un po’. Serve qualcosa in più. Che sia un po’ di chiarezza nel modulo e nella squadra, con un formazione e titolari fissi attorno cui far girare gli altri o i giocatori stessi ancora troppo indietro nelle forma ed idee di gioco.
Uno dei momenti peggiori da quando Pirlo si è seduto sulla difficilissima panchina bianconera, catapultato senza nemmeno un giorno di allenamento nella massima serie. La pausa forse arriva anche come dono dal cielo, occasione per tranquillizzarsi, ragionare e ripartire a Gennaio con forze mentali e fisiche differenti.
Che sia addio scudetto è presto per dirlo, sicuramente si è allontanato eccome. Le colpe sono tante e tanti sono i personaggi che si devono smezzare la torta delle responsabilità. Ma se è vero quanto sempre ribadito dall’alta classe bianconera, vincere è l’unica cosa che conta e che il DNA juventino è quello di vincere, non sarebbe una sorpresa rivederci al ritorno, di nuovo contro la Fiorentina, con la Juventus davanti a lottare per il tricolore.